Nadef: 40 miliardi di deficit nel 2021
Il Consiglio dei ministri ha visionato la bozza della Nadef contente un programma espansivo da 40 miliardi di euro e le stime economiche per l’anno prossimo.
Con la fine del mese di settembre è cominciato il lungo percorso della legge di bilancio. Mercoledì sera infatti il Consiglio dei ministri si è radunato per la prima volta per discutere della Nadef, la nota di aggiornamento al documenti di economia e finanza che in realtà doveva uscire entro il 27 dello scorso mese. Le intenzioni del governo sembrano quelle di realizzare un’espansine fiscale di 40 miliardi di euro nel 2021, anche se stavolta è diverso dagli anni precedenti.
Lo scoppio della pandemia da covid19 infatti ha costretto a rivedere il meccanismo con cui viene definito ik budget per l’anno prossimo. In autunno infatti tutti gli Stati che fanno parte dell’Ue inviano il proprio documento programmatico di bilancio a Bruxelles affinché sia visionato e venga verificato che sia stato redatto nel rispetto delle regole comunitarie. Quest’anno tuttavia, dato l’enorme impatto economico della pandemia sulle economie reali, i 28 Stati Membri hanno optato per una sospensione delle regole fiscali europee.
Il risultato è che circa la metà dei 40 miliardi verranno dai fondi europei, in particolar modo dalla Recovery and Resilience Facility e da altri programmi come React-Eu e Just Transition Fund. 20 miliardi di deficit in più dunque, pari al 1,3% del Pil che contribuiranno a far aumentare il disavanzo dell’anno prossimo dal 5,7% al 7%. In generale tutti i Paesi Membri saranno probabilmente costretti a ricorrere ad una politica espansiva nel 2021 per cercare di rialzarsi da un 2020 disastroso.
Secondo le prime stime di Palazzo Chigi, si attende un calo del 9% del Pil nel 2020 mentre le misure contenute nella Nadef dovrebbero portare ad una crescita del 6% nel 2021. Il rapporto debito/pil è stimato al 158% per quest’anno. Stime che tuttavia saranno fortemente condizionate dall’andamento dei contagi durante l’autunno e l’inverno.
Il contesto infatti rimane di forte incertezza soprattutto se si guarda fuori dai confini con il Regno Unito che rischia un nuovo lockdown completo e Francia e Spagna che presentano un numero preoccupante di contagi. L’Italia per ora regge. Per quanto riguarda i prossimi step, la Nadef arriverà al Consiglio dei ministri lunedì 5 ottobre mentre dovrebbe giungere alle Camere il 14 ottobre.
Simone Fausti