Mascherine obbligatorie all’aperto in tutta Italia e proroga stato d’emergenza. Conte per la prima volta non esclude un nuovo lockdown se la situazione peggiora
Da oggi vige l’obbligo di indossare la mascherina in tutto il territorio nazionale, sia all’aperto sia nei luoghi chiusi aperti al pubblico. I trasgressori sono sanzionabili dalle autorità con una multa compresa tra i 400 e i 1000 euro. È esonerato dall’obbligo chi pratica attività sportiva all’aperto (si deve comunque mantenere la distanza di un metro e mezzo da altre persone).
Inoltre fanno sapere dal Governo che l’obbligo viene meno quando ci si trovi da soli per strada, lontano da altre persone. La ratio della norma sarebbe quella di evitare contagi laddove si verifichino assembramenti, come all’ingresso e all’uscita dalle scuole, o nei luoghi della movida.
Questa ulteriore stretta per prevenire la diffusione del contagio (si segnalano ieri oltre 3.500 positivi) è contenuta in un decreto legge che proroga le norme anti contagio fino al 15 ottobre.
Si aspetta quindi un nuovo l’adozione di un nuovo dpcm nei prossimi giorni che confermerà le regole anti contagio anche dopo il 15 ottobre.
Lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 gennaio 2021 con il voto della Camera e del Senato, dopo che per due volte non era stato raggiunto il numero legale a Montecitorio, anche a causa di alcuni parlamentari in quarantena.
Per tale motivo la Giunta per il Regolamento ha deciso che i parlamentari in quarantena saranno considerati “in missione”, riducendo così il quorum necessario per il numero legale.
Il presidente del Consiglio avverte sui possibili rischi in futuro legati all’assenza dei parlamentari costretti all’isolamento, sollevando il problema oggettivo di approvazione dei documenti contabili e di bilancio.
Per la prima volta dopo l’ondata di marzo-aprile, Conte allude alla richiusura totale e ammonisce: “l’obbligo di mascherina eleva un più alto livello di precauzione per non tornare alla fase del lockdown”. Poi risponde alle opposizioni: “Da quando è iniziata la pandemia sono andato tantissime volte in Parlamento: continuerò ad andare, la settimana prossima in vista del vertice Ue e verso la fine del mese per il question time da premier”.
Alle Regioni viene consentito di disporre provvedimenti ancora più restrittivi di quelli del Governo, ma gli si vieta categoricamente di allentare le misure disposte a livello centrale.
Il governatore del Veneto Zaia si dice a favore di una regia statale minima, precisando però una netta contrarietà all’eventuale entrata in vigore di un’ordinanza di chiusura dei locali ad orario anticipato.
Andrea Curcio