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    Norme anti Covid: mascherina obbligatoria

    Le novità introdotte dal nuovo decreto legge riguardo le norme anti-contagio.

    Il Consiglio dei ministri ha approvato la proroga dello stato di emergenza dovuto alla pandemia da coronavirus fino al 31 gennaio 2020 e ha predisposto un decreto legge con nuove misure anti-covid. La situazione non è drammatica come la primavera scorsa ma alla fine è stato necessario irrigidire le misure di contenimento dei contagi perché i casi crescono.

    L’aspetto più importante di tale decreto è l’obbligatorietà della mascherina in determinate situazioni. Oltre che sui mezzi pubblici, d’ora in avanti è obbligatorio avere una mascherina in borsa o in tasca quando si esce di casa. Quando si è all’aperto bisogna indossarla sempre in presenza di altra gente, tranne nel caso in cui ci si trova in un luogo isolato con eventualmente dei conviventi in prossimità.

    In realtà nel suo discorso il premier Conte ha fatto un esempio per illustrare il nuovo regolamento che parrebbe ancor più restrittivo. Conte infatti ha esplicitamente detto che, quando si è fuori di casa, non si deve più mettere la mascherina quando si avvicina un estraneo e toglierla una volta passato. L’idea di fondo è: esci di casa? Tieni su la mascherina tutto il tempo. Una regola che non si applica nel caso di bambini di età inferiore a sei anni, per chi ha patologie incompatibili e per chi sta svolgendo attività sportiva.

    Per quanto riguarda gli altri luoghi, in ufficio non è più sufficiente la distanza interpersonale ma chi lavora in presenza dovrà tenere su la mascherina mentre in casa non vige tale obbligo. Mascherina obbligatoria anche sui mezzi pubblici come treno e metro i cui accessi sono passibili di contingentamento. Permane il divieto di assembramento mentre nei teatri e nei cinema il numero massimo di accessi è di 200 persone, purché si riescano a mantenere le distanze, numero che sale a mille in caso di eventi all’aperto.

    Dato lo spostamento dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, la deadline per la presentazione della cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga è stata fissata per il 31 ottobre. Una proroga che vale anche per lo smart working la cui procedura semplificata sarà in vigore fino a fine gennaio.

    In caso di violazione delle norme anti-covid è prevista una sanzione amministrativa da 400 a 1000 euro. Per chi invece non rispetta la quarantena la sanzione diventa penale, con arresto e carcere da 3 a 18 mesi, e un’ammenda da 500 a 5000 euro.

    Infine il ministro della Salute ha fatto sapere che da ieri sarà obbligatorio sottoporsi al tampone nel caso si torni in Italia da Paesi quali Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Stati che si aggiungono quindi alla lista comprendente Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che Parigi e altre sette regioni della Francia (Alvernia-Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra).

     

    Simone Fausti

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