Non abbiamo fatto in tempo a chiudere la parentesi delle elezioni, che qualcuno ha già la mente proiettata al 2021. Azzurro Donna, ad esempio. Coordinata dalla referente Regionale Valeria De Cicco e con in collegamento video la presidente nazionale, Onorevole Catia Polidori, si è tenuta sabato 17 ottobre la riunione programmatica per i prossimi mesi. Presenti tutte le delegazioni provinciali Lombarde, pur in un periodo non facile, ci si prepara alla prossima stagione.
“Il periodo è quello che è, ma noi non ci siamo arrese” dichiara Valeria De Cicco, Coordinatrice Regionale di Azzurro Donna. “Le donne non lo fanno mai, dopotutto. Abbiamo affrontato la sfida con grinta, passione e coraggio e ora abbiamo creato un primo calendario con i compiti per ciascuna. La stagione che ci attende è ricca di incognite. Se siamo uscite dalla tempesta, ora ci attendono nebbia e scogli. E naturalmente altra tempesta. D’altronde la vita di una donna in politica è così.
Si narra che l’ambasciatore Americano a Londra, allo scoppio della guerra delle Falkland abbia detto a Margareth Thatcher, in un colloquio sulla situazione militare “Con tutto il rispetto, Primo Ministro, lei non è mai andata in guerra”. Pare che lei abbia risposto: “Con tutti il rispetto, Ambasciatore, è tutta la vita che combatto”. Ecco, questo è lo spirito. Siamo in trincea, il nemico è la fuori e noi siamo pronte e vigili”.
Passa anche il Sindaco di Cinisello a portare i saluti di rito, mentre l’incontro procede inesorabile. La situazione del partito viene analizzata, prima di valutare il ruolo propositivo che questo organismo può svolgere nei mesi delicati davanti a noi.
“Il 2021 non è solo Milano, è l’occasione per un impegno sempre più olistico delle donne in Forza Italia.” Continua Valeria De Cicco, che è anche Assessore a Cinisello Balsamo. “Un partito non certo maschilista come spesso viene descritto, ma dove molto deve ancora essere fatto. E poi sarà fondamentale scendere in campo per affrontare le emergenze del territorio. Le vittime più numerose di queste crisi, chi ha pagato il prezzo più salato, dopotutto, sono le donne single con figli. Ancora una volta il conto arriva alle donne. E questo non è tollerabile.
In un mondo fatto di bonus discutibili, manca ancora una strategia globale per valorizzare la donna come unicum. Vige ancora la logica dei compartimenti stagni. La donna può essere madre, lavoratrice, figlia o anziana. Ma per lo stato non è mai donna. Dobbiamo uscire da questa logica, spesso assistenzialistica, ed entrare in un mondo di opportunità. Spesso impari, ma ancora più spesso denegate da burocrazia e difficoltà. Basta ricordare il pasticcio dei congedi parentali, con tempo condiviso e responsabilità che cadeva tutta sulla madre, nella maggior parte dei casi”.
Insomma, un approccio nuovo ad un problema antico: la mancanza di equa rappresentanza politica per gli esponenti di entrambi i sessi. Che, da queste premesse, siamo certi si ridurrà inesorabilmente vista la qualità e la combattività delle militanti di Azzurro Donna.