Il governo ha varato un decreto da oltre 5 miliardi che interessa diverse attività colpite dall’ultimo Dpcm.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Decreto Ristori, una misura che ha lo scopo di venire incontro alle difficoltà di tutte quelle attività colpite dalle recenti restrizioni, stanziando 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto (6,2 miliardi il saldo netto da finanziare). Diversi i settori interessati.
Anzitutto per verificare di essere tra i destinatari degli aiuti del decreto è necessario consultare il testo per accertarsi di essere tra i codici Ateco compresi. Il governo ha deciso di erogare a fondo perduto delle risorse a diverse attività ma in quantità differenti, calcolate in base all’indennizzo ottenuto a luglio tramite il Dl Rilancio. Così discoteche, night club, sale da ballo percepiranno un contributo pari al 400% di quello ricevuto in estate, mentre per la maggior parte delle attività la quota corrisponde al 200% dell’indennizzo di luglio. In questa ultima categoria rientrano teatri, ristoranti, catering, stadi, piscine, palestre, enti sportivi, parchi divertimento, fiere e molte altre. Il terzo scaglione si attesta al 150% e riguarda il turismo, gli alberghi, gelaterie, pasticcerie, i bar, e gli alloggi per studenti insieme ad altri settori. Infine Taxi e il noleggio di autovetture con conducente otterranno una quota pari al 100%.
Come riportato dal ministro Gualtieri, il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente dall’agenzia delle Entrate a circa 300mila aziende che già lo hanno percepito e ciò avverrà entro metà novembre. Non ci sono limiti di fatturato ma il tetto massimo è pari a 150mila euro. Per chi invece non avesse mai ricevuto alcun tipo di contributo durante il precedente lockdown, può fare richiesta presentando apposita domanda. Il premier Conte ha affermato che tale sostegno economico dovrebbe essere accreditato direttamente sul conto corrente.
Complessivamente, 400 milioni di euro sono destinati al settore turismo, spettacolo ed eventi e altri 400 milioni per le strutture ricettive. 50 milioni per fiere e congressi e 100 milioni per il fondo emergenze cinema. Per quanto riguarda le attività sportive, i 120 milioni di dote dovrebbero permettere di erogare un indennizzo di 800 euro per i lavoratori del settore . Altri 50 milioni andranno a costituire un fondo per società e associazioni dilettantistiche mentre 68 sono i milioni destinati polizia e vigili del fuoco. Il decreto prevede anche lo stanziamento di 30 milioni di euro a favore dell’impegno dei medici che si faranno carico dei tampone veloci e dei test antigienici negli ultimi due mesi del 2020.
2,2 miliardi invece saranno destinati al prolungamento della Cig per altre sei settimane, da metà novembre a fine gennaio mentre 200 milioni saranno messi a disposizione per l’estensione di altri tre mesi del credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto delle aziende.
Visti i numerosi problemi operativi nell’erogazione dei contributi durante il primo lockdown, ci si augura che questa volta la cassa integrazione arrivi con maggiore rapidità. Su questo punto è intervenuto direttamente Gualtieri che, in un’intervista su Rai Uno, ha detto: “Se uno volesse fare un bilancio delle misure adottate in precedenza, da un lato siamo stati tra i Paesi che hanno giustamente scelto di dare la cassa integrazione gratuitamente a tutte le aziende, anche le piú piccole, non tutti lo hanno fatto. Dall’altra, nell’erogazione della cassa integrazione ci sono state lentezze, nella prima fase, assolutamente intollerabili ma ora abbiamo modificato i meccanismi e speriamo che, questa volta, la Cig arrivi con maggiore rapiditá”.
Il ministro che presiede il Mef ha anche assicurato di aver reso le condizioni sul credito “più agevoli possibili perchè prolungheremo ancora tutte le moratorie, non si pagheranno i mutui, non si pagheranno i prestiti e c’è la liquiditá garantita fino al 100%”.
Simone Fausti