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    Milano, la trattoria Fà Ballà L’Oeucc chiude fino a data da destinarsi

    Lo storico locale, baluardo della cucina tradizionale milanese, non regge agli effetti della chiusura anticipata.

    Con la prima cassoeula di stagione avevano appena inaugurato il nuovo menu autunno-inverno, ma l’ultimo dpcm ha trasformato il piatto tipico della tradizione milanese in un boccone amaro. Così la storica trattoria Fà Ballà L’Oeucc si prende del tempo per decidere sul futuro del locale e chiude i battenti fino a data da destinarsi.

    Sorta negli anni ’70 nel quartiere Baggio, si è trasformata nel corso degli anni passando da punto di ritrovo per i viaggiatori ad una delle più rinomate trattorie milanesi dove poter assaporare le specialità della cucina casalinga meneghina, grazie alla cura della famiglia Giannini che ha saputo tramandare la tradizione di padre in figlio senza mai perdere le radici fortemente legate al territorio.

    La chiusura alle ore 18, imposta dal decreto del 25 ottobre, è stata una scure che si è abbattuta sull’attività della trattoria, che vive in prevalenza di aperitivi e cene e proprio nella stagione fredda vede la massima affluenza di clienti. Non bastano le soluzioni delivery o asporto declinate in perfetto dialetto milanese, “te me ciàmet e tel porti mi a cà o te vegnet ti a toll”, con l’invito “porta a cà l’uregia” per ordinare la classica orecchia d’elefante a domicilio, troppe e insostenibili sono le spese per il locale che deve fare i conti anche con la concorrenza della zona.

    Meglio chiudere e aspettare che l’emergenza sia passata, con la speranza che poi si possa ancora alzare quella serranda che da cinquant’anni ha accompagnato la vita del quartiere.

    Il nodo alla gola però stringe, perché la trattoria – come tante altre realtà milanesi – si era messa in regola rispettando alla lettera ogni ordinanza e decreto, affrontando costi aggiuntivi pur di poter tenere aperto e continuare ad offrire un servizio di qualità ai propri clienti. “La nostra sala ormai contiene posti per un massimo di 38 coperti, con tavoli massimo da 6 persone (come da decreto) ma con distanziamenti maggiori (1,70/2,00mt) – avevano scritto i titolari su Facebook pochi giorni prima della chiusura – ormai menù digitalizzato, tracciabilità, temperature e igienizzante. Per alcuni può sembrare eccessivo, ma noi ci teniamo alla tua sicurezza. Qui da noi troverai il calore di una casa e, per un istante, ti dimenticherai di tutto”.

    Forse non si dimenticherà tanto facilmente, ma quel che è certo è che i titolari della trattoria Fà Ballà L’Oeucc non vogliono rinunciare ai sacrifici fatti finora per essere uno dei baluardi della tradizione culinaria di Milano. E il saluto ha tutto il sapore di un arrivederci a giorni migliori.

    Micol Mulè

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