Rincorrendo Covid-19
Come anticipato nel nostro ultimo intervento, è stato emanato – e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 279 del 9 novembre 2020 – il decreto “Ristori bis” (D.L. n. 149/2020) di aggiornamento e completamento del primo “decreto ristori” (D.L. 137/2020 ): ciò in conseguente e opportuno riallineamento delle provvidenze economiche a favore dei soggetti particolarmente colpiti dalle misure di “salute pubblica” adottate con i DCPM del 24 ottobre 2020 e del 3 novembre 2020 e per i quali, con provvedimento del Ministero della Salute, il territorio nazionale è stato suddiviso in più zone di applicazione delle misure restrittive: per tali zone, come risaputo, sono individuati tre gradi di classificazione (giallo – arancione – rosso) sulla base di vari parametri indicatori della specifica e complessiva situazione sanitaria dei vari territori.
In buona sintesi, i provvedimenti assunti, di più immediato e generale interesse, riguardano i seguenti interventi di sostegno a favore dei soggetti residenti nelle zone oggetto di gravi limitazioni operative:
– Contributi a Fondo perduto con riformulazione e incremento della loro entità ed estensione a categorie inizialmente non ammesse ai previsti benefici
– Contributi a fondo perduto per la filiera ristorazione
– Estensione temporale del credito d’imposta sugli affitti commerciali
– Cancellazione Imu sub condizione che l’immobile interessato sia sede dell’attività svolta dal proprietario
– Rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa
– Sospensione del versamento IVA e dei contributi previdenziali (con differenziazione in relazione alle attività oggetto di limitazione nelle varie aree)
– Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura
– Sostegno al terzo settore
– Congedi straordinari e bonus baby sitter
In particolare, per le zone c.d. “rosse” – tra le quali la Regione Lombardia –, viene previsto un contributo a fondo perduto per i titolari di partita IVA che svolgono, come attività prevalente, una di quelle identificate con un codice Ateco ricompreso in apposito allegato al D.L. e hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle citate zone ad alto rischio pandemico.
Le modalità di erogazione dei fondi sono quelle fin qui già utilizzate: chi ha già ricevuto contributi, riceverà automaticamente le somme con bonifico dall’Agenzia delle entrate; per i nuovi interessati, si dovrà procedere con una specifica domanda.
I tempi previsti: immediati (attesa la prevista automaticità) per coloro che hanno già goduto di precedenti benefici; alcune settimane (si spera) per le nuove domande.
Dott. Giacomo Dino Trinchera
giacomo@studiotrinchera.com