Bonus centri storici: da 1000 a 150mila euro di contributo
Attivo il portale dell’Agenzia delle Entrate per ottenere il bonus centri storici. Diversi i requisiti per ottenerlo: avere l’attività in determinate zone di certe città fino al fatturato che determina il calcolo della somma ottenibile.
Da mercoledì è operativo il sistema per richiedere il bonus per i centri storici previsto dal decreto Agosto (Dl n. 104). Come già ricordato dall’Informatore, tale misura consiste nell’erogazione di un contributo alle attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico che rispettano determinate condizioni e requisiti.
Tale aiuto, infatti, è rivolto specificatamente a 29 comuni: Milano, Bergamo, Como, Roma, Torino, Venezia, Palermo, Bari, Genova, Napoli, Verbania, Firenze, Rimini, Siena, Pisa, Urbino, Bologna, La Spezia, Ravenna, Bolzano, Lucca, Matera, Padova, Agrigento, Siracusa, Ragusa, Cagliari, Catania, Verona.
Per poter presentare l’istanza sono necessari una serie di requisiti. Anzitutto bisogna svolgere un’attività di vendita di beni o servizi al pubblico nelle “zone A” o equipollenti dei capoluoghi di provincia che hanno registrato una presenza di turisti stranieri in misura tre volte superiore ai residenti o delle città metropolitane che hanno registrato una presenza di turisti almeno pari ai residenti. In secondo luogo è necessario avere la partita Iva attiva al 30 giugno 2020 e non cessata alla data di presentazione della domanda.
L’importo minimo, riconosciuto ai soggetti la cui attività è cominciata a partire dal 1° luglio 2019 nelle zone A dei suddetti comuni, è di 1000 euro per le persone fisiche e di 2000 euro per i soggetti che non sono persone fisiche. L’importo massimo ottenibile invece è pari a 150mila euro. Tale contributo non è soggetto a tassazione e viene calcolato secondo un criterio preciso. Viene applicata una percentuale che varia a seconda della differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi relativi a giugno 2020 e il fatturato e i corrispettivi dei giugno 2019:
15%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 sono inferiori a 400mila euro; 10%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 superano la soglia precedente ma non l’importo di un milione di euro; 5%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 superano un milione di euro.
Si può far richiesta per tale sostegno all’Agenzia delle Entrate (il cui sito rimane la fonte primaria in caso di approfondimenti e dubbi) presentando un’istanza dal 18 novembre 2020 al 14 gennaio 202 tramite il portale “Fatture e Corrispettivi” nell’area riservata. L’istanza deve contenere una serie di informazioni tra cui il codice fiscale, l’iban (su cui verrà accreditato il contributo), l’indicazione se i ricavi o compensi dell’anno 2019 sono inferiori o uguali a 400.000 euro, sono superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro oppure sono superiori a 1 milione di euro e l’indicazione se il soggetto richiedente ha iniziato l’attività a partire dal 1° luglio 2019.
Simone Fausti