Decreto Ristori: altri 1,45 miliardi mentre si prepara il Ristori quater
L’ultimo Consiglio dei Ministri ha innalzato a quasi due miliardi la dotazione complessiva del Fondo che finanzia le misure di ristori. Nel frattempo è stato approvato un nuovo scostamento da 8 miliardi per finanziare le misure del decreto Ristori quater.
Venerdì sera si è riunito il Consiglio dei Ministri che ha approvato un decreto legge che introduce misure finanziarie urgenti per fronteggiare la crisi scatenata dal covid. In questo caso si tratta del decreto Ristori ter la cui dote sale a 1,95 miliardi di euro dagli 1,4 miliardi inziali. Tale somma è destinata al ristoro delle attività economiche interessate dalle misure disposte a tutela della salute e al sostegno dei lavoratori per il 2020.
Con questo testo sono state introdotte alcune novità. Anzitutto l’incremento di 1,45 miliardi per il 2020 della dotazione del fondo previsto dal decreto Ristori bis del 9 novembre è finalizzato alla compensazione delle attività economiche che operano nelle regioni che passano a una fascia di rischio più alta. In secondo luogo, per quanto riguarda la lista di codici Ateco beneficiari degli aiuti nelle zone rosse, vengono incluse le attività di commercio al dettaglio di calzature. Inoltre, come riportato dal ministro Gualtieri, le risorse del decreto Ristori ter serviranno “anche per altre misure previste dai precedenti decreti ristori tra cui il credito di imposta sugli affitti commerciali, il congedo parentale e il bonus baby sitter”.
Viene inoltre istituito un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro che verranno erogati ai Comuni e finalizzati all’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare. Infine viene disposto l’aumento di 100 milioni per il 2020 della dotazione finanziaria del Fondo per le emergenze nazionali che saranno destinati all’acquisto e alla distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti covid.
Il Consiglio dei Ministri inoltre ha approvato la Relazione al Parlamento (redatta ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n.243), per autorizzare l’aggiornamento del piano di rientro verso l’OMT (Obiettivo di medio termine). In questo modo il governo, sentita la Commissione Europea, richiede per il 2020 l’autorizzazione al ricorso all’indebitamento di 8 miliardi di euro “in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e di fabbisogno e di 5 miliardi di euro per il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza e in termini di cassa”. Tramite questo scostamento l’esecutivo intende estendere gli interventi per sostenere gli operatori economici con l’obiettivo di intervenire anche tramite la leva fiscale.
Come riportato dal ministro Gualtieri, infatti, tramite questo nuovo scostamento di bilancio da 8 miliardi si interverrà per rinviare le scadenze tributarie e disporre altre misure di sostengo da attuare tramite un decreto Ristori quater.
Simone Fausti