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    Formazienda: l’importanza di fare rete contro la crisi del Covid

    «Sono convinta che vi sia una profonda comunanza di visione in merito al mercato e al lavoro tra il Circolo delle Imprese e la nostra organizzazione. Si tratta di realtà che sono cresciute e si stanno affermando unicamente grazie alla forza delle proposte che sono in grado di fornire senza beneficiare di rendite o percorsi agevolati», così Rossella Spada, a capo della struttura tecnica del fondo interprofessionale Formazienda al quale aderiscono 110mila imprese, in gran parte Pmi, per un totale di 775mila dipendenti.

    Il direttore Spada, martedì 15 dicembre alle 21, interverrà in qualità di relatrice all’evento organizzato dal Circolo delle Imprese e dal titolo ‘La sfida del lavoro dopo il Covid’. «Oggi un aspetto che conta moltissimo per le aziende – prosegue – è evitare l’isolamento davanti alla crisi impersonale e implacabile indotta dalla pandemia. La capacità di fare rete in questo contesto di grande difficoltà è un valore aggiunto e il Circolo, sotto questo punto di vista, ha saputo costruire relazioni radicate e autentiche in una porzione del territorio nazionale, il Nord Ovest, che rappresenta da sempre la punta più avanzata e dinamica sul piano economico. Un primato che vale anche a livello europeo e mondiale e che premia gli stessi territori dove Formazienda, il solo fondo interprofessionale con sede in Lombardia e nel Nord Italia, ha iniziato il suo percorso 12 anni fa. Da allora abbiamo immesso 140 milioni di euro nel mondo produttivo per adeguare e rinnovare le competenze delle risorse umane agevolando la crescita delle Pmi e lo sviluppo delle economie locali rimanendo fedeli alla promessa di collocare al centro la persona, imprenditore o lavoratore, esprimendo un giudizio chiaro sul significato dei rapporti economici. E cioè che non si può mai prescindere dal dato umano e inclusivo. La conoscenza per noi costituisce il vero motore del lavoro».

    Il Circolo delle Imprese riunisce oltre 5mila aziende con sede nel Nord Ovest, in prevalenza Pmi, come spiega il presidente Alessandro Fiorentino: “Siamo nati nel 2015 con l’idea di creare un luogo gratuito in cui sostenere l’imprenditore e renderlo davvero protagonista.
    Il nostro scopo è favorire la reciproca conoscenza, crescita di rapporti, networking e sinergie tra imprenditori e professionisti. Il vero motore dell’associazione sono gli imprenditori che condividono bisogni, condividono capacità, conoscenze”.

    L’associazione è strutturata attraverso referenti territoriali (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) e referenti con competenze verticali per i singoli ambiti produttivi. Un gruppo di lavoro che si esprime nei seguenti settori: acciaio, internazionalizzazione d’impresa, edilizia, food/beverage, bandi UE e finanza agevolata, formazione, trasporti e agenda digitale.
    La vita del Circolo si articola in più momenti: il network quotidiano, le cene con testimonianze d’impresa, gli aperitivi territoriali, le visite presso le grandi aziende e i tavoli di lavoro mono e plurisettoriali per supportare il business. Gli incontri in presenza, naturalmente, sono stati sostituiti nella fase dell’emergenza dai momenti di confronto svolti in modalità da remoto.

    Insieme al direttore Spada, martedì 15 dicembre, interverranno Antonio Bonaldo (Gi Group), Emanuele Massagli (Adapt), il presidente del Circolo delle Imprese Alessandro Fiorentino e il caporedattore del quotidiano L’Informatore, in qualità di moderatore, Luca Rampazzo.

    «Deve essere un incontro utile per le imprese – afferma il direttore di Formazienda – ed è il motivo per cui presenteremo il nostro ultimo avviso di finanziamento, il quinto del 2020, che mette a disposizione 10 milioni di euro per la formazione intercettando, e saremo i primi a farlo, la dotazione del Fondo Nuove Competenze (Fnc) istituito dal governo con il Decreto Rilancio e il Decreto Agosto».

    Il Fnc è in capo all’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive) che ha emanato di recente un bando in merito ai tempi e alle prassi di utilizzo della dotazione finanziaria quantificata in 730 milioni di euro tra il 2020 e il 2021. Secondo la legge 388/2000 i fondi interprofessionali, che si alimentano con il contributo obbligatorio dello 0,30 versato contro la disoccupazione involontaria, hanno il compito di sostenere i programmi di formazione dei dipendenti ma, a seguito dei Dl varati dal governo nella fase emergenziale, potranno svolgere un ruolo di mediazione nella presentazione delle istanze da parte delle aziende per accedere alle risorse del Fnc.

    «I percorsi di formazione candidati presso il Fondo Nuove Competenze – sottolinea Rossella Spada – hanno la specificità di essere effettuati nelle ore di lavoro evidenziate da un accordo sindacale su scala aziendale o territoriale. La prima tappa coincide con lo svelamento dei fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze per realizzare innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo, di prodotto o servizi. Una volta delineato il quadro Formazienda finanzierà i piani formativi mentre spetta al Fnc garantire la copertura del costo del lavoro».

    «Saremo – conclude il direttore di Formazienda – la cinghia di trasmissione tra il mondo produttivo e l’ampia dotazione del Fondo Nuove Competenze. Le aziende e i lavoratori stanno affrontando una crisi di portata eccezionale e devono essere dotati di tutti i mezzi per agganciare la ripartenza. Un obbiettivo che può essere facilitato enormemente se, a monte dell’iniziativa, si compie il giusto lavoro di informazione e di condivisione per aumentare la consapevolezza in merito agli strumenti che possono essere utilizzati. L’incontro del 15 risponde esattamente a questa finalità ed è certamente in quest’ottica che il network del Circolo delle Imprese si afferma come una grande opportunità per dare il massimo supporto al sistema produttivo del Nord Ovest».

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