domenica, Novembre 24, 2024
More
    Home Lombardia Milano Milano, la catena Camaieu dichiara fallimento: 246 dipendenti senza stipendio

    Milano, la catena Camaieu dichiara fallimento: 246 dipendenti senza stipendio

    I lavoratori chiedono il licenziamento per poter ottenere la Naspi. Federazione Moda Italia-Commercio: A rischio chiusura 20mila punti vendita e 20 milioni di fatturato in fumo. Incognita futuro per 50mila occupati del settore.

     

    Quello che si avvicina sarà un Natale amaro per i dipendenti della catena di negozi d’abbigliamento Camaieu. La società ha chiuso i battenti alla fine di luglio e successivamente dichiarato fallimento al Tribunale di Milano, lasciando i 246 lavoratori dei punti vendita senza emolumenti da oltre un mese nella speranza di essere licenziati per ottenere almeno la Naspi.

    Il triste epilogo del marchio francese è rappresentativo della sorte cui sono destinate altre catene del settore, ora sospesa nel limbo grazie agli ammortizzatori sociali e soprattutto ai provvedimenti che hanno bloccato i licenziamenti fino al prossimo mese di marzo. Poi si preannuncia una strage.

    La lista dei brand che non hanno retto all’urto della crisi è lunga e destinata ad arricchirsi nei prossimi mesi. Tra i più noti spiccano Conbipel in amministrazione straordinaria, la catena Scarpe&Scarpe, ma anche Gap, che ha già annunciato la chiusura dei punti vendita milanesi – oltre ad altri in tutta Europa – H&M con la chiusura di 8 punti vendita in Italia, di cui due a Milano e Accessorize.

    Troppe le perdite subite dai negozi negli ultimi mesi per riuscire a risollevarsi completamente e non accusare il colpo sferzante della crisi. Forse un po’di respiro si potrà avere in questi giorni a ridosso di Natale, con il passaggio della Lombardia in zona gialla che consente la libera circolazione tra Comuni, tuttavia le condizioni del comparto rimangono fortemente critiche a causa del lungo periodo di chiusura, che ha colpito ancora più duramente i punti vendita all’interno dei centri commerciali, soggetti allo stop durante le giornate festive e prefestive che notoriamente portano il grosso degli incassi. Senza contare la concorrenza senza partita dell’e-commerce che sta mietendo vittime su più fronti del commercio.

    Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, è intervenuto in merito al divieto di apertura dei negozi all’interno dei centri commerciali durante il weekend, nonostante la Lombardia da ieri sia ufficialmente zona gialla: “Una decisione che con la garanzia delle piena sicurezza, ribadiamo debba essere rivista – ha dichiarato – Noi siamo per il pluralismo distributivo: piccola, media e grande distribuzione possono convivere e, in quest’ottica, le attività dei centri commerciali, nel periodo più importante dell’anno, non devono essere ulteriormente penalizzate”.

    Anche perché, se le imprese del settore abbigliamento e calzature sono in bilico, il passo verso il baratro rischia di essere davvero breve. 20mila i punti vendita a rischio chiusura e 20 milioni di euro di fatturato in fumo, secondo le stime della Federazione Moda Italia- Confcommercio. Una previsione drammatica che coinvolge anche le sorti occupazionali di 50mila dipendenti dei punti vendita, sui quali grava la fortissima incertezza per il prossimo futuro.

    Micol Mulè

     

     

    Most Popular

    Torino, Cinque enti uniti per rafforzare l’HUB Progetti Europei nell’economia sociale

    La collaborazione tra Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino...

    Adattamento climatico: servono 340 miliardi l’anno entro il 2030, avverte l’Unfccc

    BAKU, novembre 2024 – L'adattamento al cambiamento climatico rappresenta una sfida sempre più urgente, e i costi per affrontarla continuano a crescere in modo...

    La crisi dell’automotive in Europa: tra cassa integrazione, tagli e piani di emergenza

    La crisi dell’industria automobilistica europea sembra inarrestabile, colpendo duramente i principali costruttori e portando con sé un’ondata di incertezza per lavoratori e imprese. Negli...

    Intelligenza Artificiale: 15 startup italiane protagoniste a Expo Osaka 2025

    Aperto il bando “Io sono futuro” promosso dalla Fondazione Dalla Frera rivolto alle startup che utilizzano l’IA come strumento per affrontare le emergenze globali.   Valorizzare...

    Recent Comments