Multe stradali: sanzioni meno care nel 2021?
Secondo i dati Istat, l’adeguamento all’inflazione delle sanzioni stradali sembra indicare un ritocco al ribasso degli importi ma il decreto ministeriale è in ritardo.
Per la prima volta gli italiani potrebbero pagare importi minori quando prendono una multa. Ogni due anni infatti si verifica in questo periodo l’adeguamento delle multe stradali all’inflazione e il 2021 è uno di questi anni. Storicamente questo si è tradotto in ritocchi al rialzo o al massimo i valori sono rimasti invariati ma per il 2021 è probabile che gli importi vengano calcolati al ribasso.
La norma che disciplina tale aspetto è l’articolo 195 del Codice Stradale che recita: “La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti. All’uopo, entro il 1 dicembre di ogni biennio, il Ministro di grazia e giustizia, di concerto con i Ministri del tesoro dei lavori pubblici, dei trasporti e per i problemi delle aree urbane, fissa seguendo i criteri di cui sopra, i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1 gennaio dell’anno successivo”.
Da ottobre 2018 a ottobre di quest’anno l’Istituto nazionale di statistica ha rilevato un -0,4%. A novembre 2020 invece, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (al netto dei tabacchi), ha registrato una variazione tendenziale nulla su base mensile e una diminuzione dello 0,3% su base annua. Quindi è probabile che gli importi vadano calcolati al ribasso a meno che tale ricalcolo non comporti modifiche talmente piccole che le istituzioni decidano di mantenere invariati i valori.
Come sottolineato dal Sole24Ore, ciò che ha destato un certo stupore è che storicamente a metà dicembre l’iter per la riformulazione degli importi è già in atto al fine di comunicare ai sistemi di polizia locale tali modifiche in tempo per l’inizio del nuovo anno. Al momento invece l’iter che porta al decreto ministeriale di modifica degli importi non sembra essere a buon punto e dunque la domanda sorge spontanea: lo Stato sta cercando di non avviare il ricalcolo così da mantenere invariato il livello economico delle sanzioni? Per legge l’adeguamento all’inflazione deve essere intrapreso obbligatoriamente ogni due anni, quindi non sembra esserci spazio per alcun grado di discrezionalità sulla decisione se procedere o meno con il ricalcolo.
Simone Fausti