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    Sanità, dentro l’emergenza – urgenza. Verso la nuova normalità. Confronto e proposte.

    Sanità, dentro l’emergenza – urgenza. Verso la nuova normalità. Confronto e proposte.
    di Rosanna Favulli, componente Laboratorio Sanità di MI’mpegno

    Sabato 12 dicembre alle ore 15, cosa spinge così tante persone a riunirsi e parlare di Sanità? Il cuore, la passione e l’impegno. Dal Laboratorio Sanità di MI’mpegno nascono iniziative di confronto, proposte, voglia di dialogare e stare insieme. Di fronte alla paura e allo scoraggiamento si vuole fare chiarezza, si vogliono raccontare le esperienze per non far vincere solo la rabbia ma prendere decisioni e dare risposte.

    Un intenso confronto per capire come e quando si tornerà ad una nuova normalità, con medici, amministratori, politici, professionisti e cittadini per discutere sulle proposte per migliorare la “nostra” sanità.

    Insieme, con grata collaborazione; insieme, con impegno, competenze e stando sul reale senza allarmismi ma anche consapevoli della drammaticità che stiamo vivendo, del forte cambiamento in atto.

    Con Carlo Roberto Rossi, Presidente Ordine dei Medici di Milano e Vinicio Nardo, Presidente Ordine degli Avvocati di Milano. Insieme a Marco Trivelli, Direttore Generale Welfare Regione Lombardia; Luca Degani, Consigliere nazionale del Terzo Settore e Presidente “Lombardia” di Uneba; Susanna Esposito, Professore Ordinario e Direttore della Clinica Pediatrica di Parma e tanti altri amici del settore, della Società Civile, politici. Carmelo Ferraro, Presidente MI’mpegno e Mimmo Fossali, Responsabile Laboratorio Sanità di MI’mpegno a moderare e “punzecchiare” tutti con grande flessibilità e diplomazia.

    Emerge la necessità di dialogo, raffronto e confronto tra tecnici, personale amministrativo e politici. Una maggior presenza sul territorio e una regia unica nonché un coordinamento tra le strutture, anche in termini di “rete” sia informatica sia relazionale.

    Strutture a “fisarmonica” per rispondere alle esigenze delle persone, dei malati, degli anziani, delle donne, del nascituro, dei cittadini. È necessario contrastare le narrazione negativa che viene fatta sulle professioni sanitarie, esprimendo un diritto alla solidarietà e tutela verso queste professionalità.

    Politica e tecnica non possono camminare in modo disgiunto, le difficoltà e i problemi di responsabilità devono essere affrontati, una non capacità di responsabilità dettate dalla “paura”. Così come emerge un altro limite di responsabilità che è l’incapacità di guardare sui risultati, incapacità di non vedere i problemi, di guardare sempre al passato. Oltre alla responsabilità di “imparare”, di guardare, di associarsi, di fare insieme oltre le posizioni politiche e le brutte forme di abitudine.

    Si è parlato di: medicina scolastica, medicina territoriale, emergenze sanitarie, medicina ospedaliera, assistenza e soprattutto prevenzione ed educazione. Si è parlato di: famiglia, anziani, giovani, donne. Si è parlato di vita!

    Si è parlato di sussidiarietà, di importanza e coinvolgimento del Terzo Settore, di pubblico e privato, di costruire insieme.

    Paradossalmente se non ci fosse stato il Covid non sarebbe emerso un “vuoto” istituzionale e organizzativo. In Italia c’è bisogno di fare un sistema di valutazione della salute dettato anche dal tipo di popolazione e dalle loro cronicità, una popolazione con la quale oggi ci confrontiamo oltre la mera “tutela della salute”.

    Dobbiamo prepararci si ad un momento emergenziale ma anche capaci di organizzarci in termini emergenziali: vaccinazioni, telemedicina, nuovi processi sanitari di integrazione.

    In Lombardia, una riforma della Legge 23 per rivedere la sua corretta attuazione e che contenga anche le risorse economiche utili per la corretta applicazione. Scelte radicali adeguate per i nostri cittadini, per essere loro vicini in termini sia sanitari, sia sociali sia assistenziali.

    Serve trasferire alla politica il coraggio che le proprie idee diventino azioni.

    Per questo il Laboratorio Sanità di MI’mpegno continuerà a fare rete, a proporre, ad andare avanti; incontrando professionisti, politici e tutte le persone attente a trovare soluzioni mirate e specifiche per ogni cittadino. Una sanità PER e non una sanità contro, per tornare ad una normalità che non sarà più come prima ma che consentirà di avere una qualità di vita dignitosa per tutti.

    Sursum mentem et corda… il seguito al prossimo incontro.

    Se vuoi rivedere il video:

    https://www.youtube.com/watch?v=f9XI0B93mtE

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