Covid: Italia verso 1 milione di persone vaccinate. Le novità dei prossimi mesi.
L’approvazione da parte dell’Ema del vaccino Astrazeneca è prevista per il 29 gennaio mentre quello di Johnson&Johnson in primavera. Il vaccino italiano arriverà in estate.
Nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 15 gennaio, il presidente Conte ha annunciato che un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti-covid. Di questo passo, se viene mantenuta la media attuale di circa 60mila vaccinazioni al giorno, la quota 6 milioni di vaccinati dovrebbe essere raggiunta entro primavera.
Calcoli che tuttavia andranno rielaborati a seconda dell’esito della decisione dell’Ema sul vaccino di Astrazeneca la cui approvazione è prevista per il 29 gennaio. In caso di valutazione positiva da parte dell’authority europea,ciò potrebbe portare altre 400 milioni di dosi all’Europa dal momento che l’UE ha preordinato 300 milioni di dosi del vaccino prodotto da Oxford-Astrazeneca con un’opzione di 100 milioni. Quantità che potrebbero rivelarsi cruciali in un momento critico come quello attuale con diffuse recrudescenze della pandemia in molte zone. Un altro vantaggio di tale vaccino riguarderebbe la logistica. La distribuzione dei vaccini anti-covid in tutta Europa ha riscontrato diversi ostacoli dal punto di vista dello stoccaggio dal momento che sono necessarie temperature particolarmente basse per preservare l’integrità delle dosi. Da questo punto di vista il vaccino di Astrazeneca ha il vantaggio di poter essere mantenuto a temperature di refrigerazione più elevate.
Nei prossimi mesi dovrebbe entrare in gioco anche il vaccino monodose della statunitense Johnson&Johnson la quale ha comunicato che i dati relativi alla fase tre della sperimentazione verranno resi noti a fine gennaio e dunque un’eventuale approvazione potrebbe arrivare a primavera inoltrata. Risultati positivi anche per il vaccino made in Italy di ReiThera che potrebbe arrivare verso giugno.
L’Unione Europea nel frattempo, secondo Bloomberg, sarebbe in trattativa con Moderna per ottenere altre 50 milioni di dosi del vaccino contro il covid. Una novità invece arriva dall’est europeo dal momento che l’Ungheria di Orban ha stretto un accordo con la cinese Sinopharm per l’acquisto del loro vaccino la cui efficacia sembra aggirarsi attorno al 50%. Tuttavia tale vaccino non ha ancora passato le verifiche dell’Ema. Sul fronte americano invece cresce la fiducia nei vaccini. Secondo un sondaggio di Axios-Ipsos, il 43% dei cittadini americani desidera ricevere il vaccino anti-covid non appena è disponibile. Un valore in aumento di 10 punti rispetto a dicembre 2020 e di 30 punti rispetto a metà settembre quando solo il 13% aveva risposto positivamente alla domanda.
Simone Fausti