Covid: un punto su Torino e sul Piemonte
Partiamo da un dato significativo: quasi mille imprese in meno nel 2020 in Piemonte. Così dicono gli impietosi dati del Registro imprese delle Camere di commercio, da cui emerge un crollo sia delle iscrizioni sia delle cessazioni; questo il rapporto: nate circa 20mila aziende, ovvero il 19,4% in meno rispetto al 2019 e cessate circa 21mila (-20,3%).
In questi dati il commercio segna un tasso del -1,04%. A causa del Covid, infatti, secondo Ascom Torino, il commercio ha perso dal 50% al 75%, con punte del 90%. Secondo i dati di Ascom solo le farmacie, gli articoli elettronici, i prodotti per l’igiene e gli alimentari crescono, oltre ovviamente alle piattaforme e-commerce.
Tuttavia, non tutte le zone sono uguali tra loro. Torino resiste e resta tutto sommato stabile. A patire è soprattutto la zona nord-est, con picchi negativi soprattutto nelle zone di Vercelli e Alessandria. “Il tessuto imprenditoriale piemontese è paralizzato dall’incertezza perché l’andamento della pandemia non permette di programmare il futuro.
Da un lato gli imprenditori non possono scommettere su nuove aperture e su nuove attività, dall’altro non hanno garanzie e certezze sulla durata dei provvedimenti istituzionali in tema di lavoro e dei ristori messi in campo dal Governo”, ha detto Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte, a commento dei numeri.