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    I furbetti del cashback, a rimetterci di più sono i benzinai

    I furbetti del cashback, a rimetterci di più sono i benzinai

    Transazioni per bassissimi importi in poche ore, benzinai subiscono. Il Ministero annuncia una stretta.

    Presso la stazione di servizio in via Lombroso a Milano alcuni clienti “fanno benzina” per somme di pochi centesimi di euro alla volta. Il titolare se ne accorge dagli scontrini. Un cliente ha effettuato 11 pagamenti in 48 ore.

    Ma la stazione in zona Ortomercato non è certamente l’unica in cui avvengono episodi simili anzi, il fenomeno è abbastanza diffuso.

    Il sistema del cashback permette di avere rimborsi del 10% su tutti gli acquisti fatti mediante carte di credito o bancomat, ma prevede anche un super bonus di 1500€ ogni sei mesi, destinato alle prime 100.000 persone che effettuano il maggior numero di transazioni.

    Così parecchi conducenti si recano al benzinaio la sera, in assenza dei gestori, a fare transazioni di importi irrisori (meno di un euro), a distanza ravvicinata l’uno dall’altro, in modo da far risultare un gran numero di pagamenti e potersi aggiudicare il “premio”.

    Indubbiamente si tratta di una falla del sistema che non ha previsto l’esclusione delle transazioni ravvicinate presso lo stesso esercizio commerciale e non ha fissato un minimo di spesa.

    In seguito a parecchie denunce ed appelli, da parte di numerose associazioni di categoria, il Ministero dell’Economia ha annunciato che verrà fatto un intervento.

    Il problema è sentito specialmente dai benzinai. Il segretario nazionale della Figisc-Confcommercio, Paolo Uniti, denuncia alla stampa che in questo modo i benzinai diventano complici incolpevoli di persone che rubano soldi pubblici. Non solo, Uniti mette in guardia anche sui rischi che queste operazioni possono comportare sul corretto funzionamento delle apparecchiature di pagamento, in quanto potrebbero andare in tilt. Peraltro ogni transazione effettuata con carte di pagamento determina commissioni a carico dei benzinai.

    In Lombardia la Figisc ha raccolto circa settanta segnalazioni da benzinai da quando è partito il sistema del cashback. I luoghi in cui il fenomeno è più frequente sono nei pressi di Mantova, Cremona e Bergamo, specialmente in quelle stazioni di servizio che si trovano fuori dai centri urbani.

    Andrea Curcio

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