lunedì, Novembre 25, 2024
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    Definitivo stop allo scii e ritorno alla tentazione del lockdown

    Chiusura delle piste da scii a poche ore dall’apertura, a fronte di migliaia di euro investiti. Preoccupa la variante “inglese”.

     

    Il Ministro Speranza ha bloccato ancora la ripartenza degli impianti sciistici. Se ne riparlerà il 5 Marzo. Ma è ovvio che per quest’anno la stagione è ormai conclusa.

    Il provvedimento ha suscitato l’ira dei titolari e dei lavoratori.

    “È un disastro – accusa Marco Rocca, amministratore delegato del comprensorio del Mottolino a Livigno – Ho assunto 110 persone, tante da Sardegna, Sicilia e Puglia. Glielo dicono loro che purtroppo non c’è più il lavoro?”.

    Michele Bertolini, direttore di Adamello Ski, del Consorzio Pontedilegno-Tonale in Val Canonica, rincara la dose: “Abbiamo venduto quasi 4mila ski pass in vista della riapertura, ma ora abbiamo bloccato la vendita online. Siamo preoccupati. Abbiamo allestito tutto, investito soldi. Sarebbe stato meglio saperlo una settimana prima, se l’idea era già questa. Abbiamo assunto ieri i dipendenti di biglietteria che rischiamo di dover licenziare domani. Sembra uno scherzo di Carnevale”.

     

    Nel mondo politico il centro-destra si schiera subito a favore della categoria, ma anche i presidenti di Regione, tra cui il democratico Stefano Bonaccini, che è anche Presidente della Conferenza Stato-Regioni.

    A far indignare di più il governatore emiliano è stato l’improvviso cambio di passo del Governo (la sera prima dell’apertura), dopo che si era trovato un accordo in senso contrario, avallato anche dallo stesso Comitato Tecnico Scientifico.

    “Il provvedimento – spiegano dal Ministero – tiene conto dei più recenti dati epidemiologici attestanti che la variante “inglese” è caratterizzata da maggiore trasmissibilità”.

     

    Nel frattempo il consulente del Ministro della Sanità, Walter Ricciardi, ha invocato per l’ennesima volta un lockdown totale duro di almeno due settimane con anche le scuole chiuse, sostenendo l’inefficacia delle misure intraprese per contenere la pandemia. Le dichiarazioni di Ricciardi vengono accolte favorevolmente da una parte della comunità scientifica, a cominciare dai virologi Crisanti e Galli.

     

    Andrea Curcio

     

     

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