G7: insieme contro il covid
Il primo G7 dell’anno ha visto i leader partecipanti concentrarsi sullo sforzo comune contro il covid.
Uniti contro il Covid. Nella prima riunione del G7 del 2021 l’attenzione dei leader è stata catalizzata dalla pandemia da coronavirus. Il “Gruppo dei Sette” è una riunione periodica dei sette maggiori Stati economicamente avanzati del globo. Un’organizzazione intergovernativa che comprende Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Canada e Stati Uniti d’America.
La presidenza di turno era in mano alla Gran Bretagna e il premier britannico Boris Johnson, dopo il recente successo della Brexit, questa volta ha invitato i colleghi a “procedere insieme” al fine di vaccinare tutto il mondo.Una linea sposata anche dal presidente francese, Emmanuel Macron, il quale ha ribadito che le priorità della Francia sono “fare di tutto per vincere la lotta contro il virus, assicurarsi una distribuzione equa ed efficace dei vaccini ed essere solidali con i paesi più vulnerabili”. Da qui la necessità espressa da Macron di aiutare maggiormente il continente africano, proponendo la fornitura 13 milioni di dosi di vaccino.
Sul fronte americano, con l’arrivo di Joe Biden sono cambiate le carte in tavola, o perlomeno il tono nei confronti dei partner europei. Dopo aver annunciato il ritorno dell’America negli Accordi sul clima di Parigi, Biden ha sottolineato l’intenzione di rafforzare l’alleanza transatlantica. Per quanto riguarda i vaccini, la Casa Bianca ha deciso di dare 4 miliardi di dollari di aiuti per il programma internazionale Covax, il cui scopo è quello di fornire i vaccini ai paesi più poveri.
A livello europeo anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha rilanciato annunciando il raddoppio del contributo a Covax che passerà da 500 milioni di euro a 1 miliardo perché “saremo al sicuro solo se tutto il mondo è al sicuro”. Allo stesso tempo l’Europa fornirà 100 milioni di euro in assistenza umanitaria per l’implementazione della campagna di vaccinazione in Africa. Un fondo che verrà usato soprattutto per il rafforzamento dei sistemi sanitari, assicurare la catena del freddo, acquistare la strumentazione e formare il personale.
Quello appena conclusosi è stato il primo G7 per Mario Draghi il quale, tuttavia, conosce bene i colleghi e nel suo intervento ha sottolineato la necessità di concepire la salute non come un affare interno, ma come un bene pubblico globale che per questa ragione richiede una regolamentazione condivisa e comune.