Pozzo d’Adda, incendio alla fabbrica dell’alluminio
Infranto il sogno di una ripresa dell’attività, ma i concorrenti stanno supportando l’impresa rivale. Nessuna causa da escludere per i carabinieri.
Tra giovedì e venerdì un violento rogo ha colpito la fabbrica dell’alluminio a Pozzo d’Adda.
Ma pur di salvare l’attività, la concorrenza si è presa carico degli ordini e un’ondata di commozione si è diffusa tra i residenti vicini. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri. Al momento nessuna pista è da escludere.
Pare che le fiamme siano nate dapprima in un silos e che poi abbiano interessato lo stabilimento. L’incendio è andato avanti tutta la notte davanti agli occhi sconcertati della proprietà e dei dipendenti.
“Ci stavamo riprendendo dal Covid e adesso questa batosta” lamentano gli addetti ai lavori.
Il sindaco Roberto Botter ha spiegato che all’interno della struttura c’era gente fino alle 19.30 e che solo un’ora dopo è accaduto l’irreparabile: “Le fiamme hanno divorato un pezzo importante del nostro tessuto economico”.
L’azienda era un centro di riferimento per la comunità. Era nata da una piccola impresa artigianale ed aveva conquistato il mercato.
Purtroppo dopo l’incendio non è stato possibile per i vigili del fuoco e per gli investigatori accedere all’edifico nel tentativo di capire qualcosa di più circa la causa dell’accaduto.
La colonna di fumo che si è originata dall’incendio era ben visibile anche dai quartieri vicini e ha diffuso una certa angoscia. L’Anpa ha fortunatamente escluso la presenza di sostanze tossiche nell’aria, dopo che il sindaco aveva invitato i residenti a non uscire di casa e a chiudere le finestre.
Andrea Curcio