Conflavoro Pmi, Fesica e Confsal hanno siglato un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che disciplina i rapporti tra le aziende artigiane operanti nel settore pulizie e servizi.
La grande trasformazione del lavoro che è in corso e che si sta sviluppando con sempre maggiore velocità – afferma il Segretario generale della Fesica Confsal, Bruno Mariani – richiede che le Parti sociali si assumano la responsabilità di orientare i datori di lavoro nella piena consapevolezza di quel cambiamento continuo con cui bisogna confrontarsi adeguatamente, con quella concorrenzialità che ha già investito le attività manifatturiere e che oggi riguarda anche i servizi di ogni genere ai quali la rete fornisce un supporto straordinario, ma sicuramente da regolare. Questo CCNL, rivolto alle aziende artigiane operanti nel settore delle pulizie e dei servizi, è stato pensato proprio rispettando queste prerogative.
La Confsal si ritiene molto soddisfatta – dichiara il Segretario Generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta –perché questo Contratto si caratterizza per l’esaustività e la completezza delle norme prevenzionistiche in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sancendo tra l’altro l’ impegno condiviso tra i firmatari di definire e migliorare nel tempo quelle buone pratiche e quelle soluzioni economicamente sostenibili, che siano effettivamente di reale utilità alla riduzione dei rischi di infortunio. Altro aspetto importante è rappresentato dall’aver riconosciuto centralità alla bilateralità, quale strumento finalizzato a offrire risposte tempestive, concrete ed efficaci ai bisogni nuovi ed emergenti, manifestati sia dai lavoratori che dalle imprese.
Questo nuovo Contratto collettivo, fortemente voluto dalle realtà artigiane del comparto pulizia e servizi aderenti alla nostra confederazione, è frutto di una concertazione articolata volta alla semplificazione delle norme contrattuali – spiega Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi – per prevenire il più possibile il rischio di contenzioso tra le parti e fornire nuovi strumenti sindacali utili ed essenziali per soddisfare le esigenze di un comparto che, per le sue peculiarità, ha necessità di una assistenza e di una contrattazione sindacale decentrata. La nostra confederazione, sensibile alla realtà del comparto artigiano, ha riscontrato una visione lungimirante delle sigle sindacali che rappresentano i lavoratori, e ciò fa ben sperare in un cambio di rotta, dove le imprese e i lavoratori, entrambi colpiti da una crisi senza precedenti, uniscono le loro forze per contrastare con il proprio lavoro la criticità del periodo storico, nel pieno rispetto delle parti e delle ‘dignità’ delle condizioni di lavoro.