Si attende il verdetto del Comitato per la sicurezza dell’EMA per la prosecuzione della campagna vaccinale con il siero anglo-svedese. Prosegue regolare la somministrazione per gli over 80 di Pfizer.
Superano quota 33mila gli appuntamenti per la vaccinazione anti-Covid che sono stati rinviati in Lombardia a seguito della sospensione della somministrazione del vaccino Astra Zeneca. Nel pomeriggio di lunedì l’Aifa, agenzia italiana del farmaco, ha infatti stabilito di estendere, in via del tutto precauzionale e temporanea, il divieto di somministrazione del vaccino anglo-svedese sull’intero territorio nazionale, in attesa che l’EMA si pronunci in proposito.
A seguito della decisione dell’Aifa, assunta in linea con provvedimenti adottati anche da altri Paesi europei, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha dato immediatamente disposizione al dg Giovanni Pavesi di sospendere, con assoluta tempestività, la somministrazione del vaccino Astra Zeneca su tutto il territorio regionale in attesa di “ulteriori determinazioni da parte degli organi competenti”. Oltre quindi agli appuntamenti in calendario nel corso del pomeriggio di lunedì, sono saltati anche quelli prenotati fino a giovedì compreso, per un totale di 33.500 vaccinazioni rinviate a data da destinarsi.
Uno stop che rischia di rallentare inevitabilmente la campagna vaccinale, in particolare quella destinata a insegnanti, personale scolastico, universitario e forze dell’ordine, dilatandone i tempi. Dall’Asst Santi Paolo e Carlo, che gestisce insieme all’Esercito il drive through allestito presso il parco di Trenno, fresco di inaugurazione, hanno fatto sapere che sono sospese tutte le vaccinazioni anti-Covid fino a nuove indicazioni da parte della Regione. Il centro, primo ad essere trasformato in Presidio Vaccinale della Difesa, proprio lunedì aveva attivato due linee dedicate alle somministrazioni dei vaccini con un sistema in grado di eseguire duemila inoculazioni nell’arco di nove ore. Si fermano gli appuntamenti per i vaccini Astra Zeneca anche al Niguarda, dove però proseguono regolarmente quelli presso il presidio di Ippocrate, riservato alle vaccinazioni per le persone over 80 con il farmaco messo a punto da Pfizer.
Il Comitato per la sicurezza dell’Agenzia europea del farmaco (Prac) intanto ha avviato una rigorosa indagine che dovrà fare luce sulla serie di episodi di trombosi, segnalati come potenziali effetti collaterali della somministrazione del vaccino di Astra Zeneca. Anche se, specifica una nota dell’EMA, “molte migliaia di persone sviluppano coaguli di sangue ogni anno nell’Ue per diversi motivi e il numero di eventi tromboemolitici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale”. Il verdetto degli esperti è atteso per giovedì 18 marzo, data nella quale è convocata la riunione straordinaria del Prac per tirare le somme delle informazioni raccolte in questi giorni.
A seguito della sospensione precauzionale disposta dall’Aifa del siero di Astra Zeneca, sono arrivate rassicurazioni anche dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, che ha specificato che, su quasi 7 milioni di dosi del farmaco somministrate sull’intero territorio nazionale, il numero di eventi avversi è stato finora “estremamente limitato”, ragion per cui “confidiamo che chi ha ricevuto la prima dose del vaccino possa ricevere la seconda nei tempi previsti”.
Micol Mulè