Il governo studia un pass per gli spostamenti tra regioni
In formato cartaceo o digitale. Tramite app o tessera. Diverse le opzioni al vaglio di Palazzo Chigi per permettere lo spostamento inter-regionale.
Con il procedere delle vaccinazioni in tutte le Regioni, il governo pensa ad riorganizzare la vita sociale del Paese compresi gli spostamenti tra le varie zone della Penisola. L’esecutivo sta progettando un pass che permetterebbe di muoversi in tutta Italia e accedere a una serie di attività come manifestazioni, concerti ed eventi sportivi nel momento in cui questi riprenderanno.
Sebbene inizialmente la forma dovrebbe essere quella di un lasciapassare cartaceo, il progetto definitivo dovrebbe prevedere un pass di natura digitale nella forma di un app per smartphone. L’alternativa consisterebbe in una tessera su cui inserire i dati necessari forniti dall’autorità sanitaria. Sono allo studio diverse condizioni da soddisfare per ottenere tale pass: una vaccinazione, un test negativo nelle ultime 48 ore e la dimostrazione di avvenuta guarigione da covid.
Diversi governatori si sono espressi favorevolmente, a partire dal presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Io condivido il pass per spostarsi tra regioni: un passaporto vaccinale che permetta di poter far entrare le persone in quei luoghi dove se uno è già protetto e non rischia né di contagiare se stesso né di contagiare gli altri possa far ripartire l’attività”. Dello stesso avviso il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, secondo il quale istituire un pass per il turismo in sicurezza è un’iniziativa da incentivare: “Siamo più che disponibili a valutare qualsiasi strumento che possa favorire il turismo nel nostro Paese”.
Il Movimento Cinque Stelle anticipa una possibile obiezione riguardante il fatto che, qualora fosse necessario per il cittadino dimostrare la non positività al covid tramite tampone per ottenere il pass, allora è fondamentale che il tampone antigienico o molecolare sia offerto gratuitamente a spese dello Stato. “Sarebbe inconcepibile – ha spiegato il sottosegretario all’interno, Carlo Sibilia – che i costi per raggiungere l’obiettivo condiviso della riconquista della normalità finissero per ricadere sul cittadino, già provato dalle restrizioni legate alla crisi sanitaria”.
Nel frattempo ieri sono arrivati i dati dell’Enac sui passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2020 i quali sono stati 57,7 milioni, in calo del 72,5% rispetto al 2019. Il traffico nazionale, con i suoi 25 milioni di passeggeri, ha registrato una diminuzione più moderata (-61,1%) rispetto al traffico internazionale (-78,3%) con un totale di circa 27.700.000 passeggeri.
L’aeroporto di Roma Fiumicino si conferma al primo posto per numero di passeggeri, seguito da Milano Malpensa che, invece, è risultato in prima posizione per il trasporto cargo. “Tornare a viaggiare in piena sicurezza non è solo un auspicio – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini – ma un obiettivo di ripresa verso il quale devono convergere tutte le categorie interessate”.
Simone Fausti