Parte la campagna vaccinale dentro le aziende
732 siti aziendali già autorizzati come hub vaccinali. Nodi su costi e attrezzature.
Confindustria ha fatto partire la campagna vaccinale all’interno delle aziende. Le imprese che hanno aderito sono circa 7500. Circa il 55% delle aziende di Confindustria ha dato la propria disponibilità di attivare un proprio centro vaccinale, mentre il 28% non ha aderito alla proposta e il 17% è in fase di valutazione.
“I dati raccontano la grande convinzione delle nostre aziende ad adoperarsi per questo obiettivo e di farlo bene. Alle disponibilità già date se ne aggiungeranno altre, facendosi carico anche dei costi connessi. In tante sono disponibili a vaccinare non solo le famiglie dei dipendenti, ma anche i dipendenti di altre aziende e tutte le persone del territorio di appartenenza” ha spiegato Isabella Covilli Faggioli, presidente dell’Associazione dei direttori del personale (Aidp).
Il Commissario Figliuolo ha già accreditato 732 siti aziendali come hub vaccinali.
Non mancano però, nodi logistici e organizzativi. Circa il 20% delle aziende aderenti si dichiara non abbastanza attrezzato, e anche sul fronte dei costi non tutte sono disponibili a farsi carico integralmente della spesa.
Secondo le stime di Arlati Ghislandi(studio legale specializzato nella gestione delle risorse umane per circa 300 pmi) il costo ammonterebbe a circa 15-20 euro per lavoratore, senza però contare i costi indiretti, come le assenze dei dipendenti conseguenti ad eventuali effetti collaterali del vaccino.
Intanto Tim ha fatto sapere di aver messo a disposizione tutte le proprie sedi nell’intero territorio nazionale e che il proprio piano vaccinale aziendale è pronto e che sarà presto presentato alle Asl.
Anche il Gruppo Costim, tramite il Ceo Jacopo Palermo, si dice pronto ad attivare un hub vaccinale: “Abbiamo anticipato al momento tutta la parte informativa, così da avere un quadro del riscontro dei dipendenti. Al momento l’adesione ci sembra molto buona . Nel frattempo con il nostro medico aziendale stiamo valutando tutta l’attrezzatura che ci servirà, a cominciare da un carrello per le emergenze”.
Andrea Curcio