Pnrr, Spada (Formazienda): “Pronti a fare di più per velocizzare ripresa”
Il governo Draghi, ai fini della ripartenza economica e produttiva, ha licenziato il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta del documento che contiene le strategie e le risorse per traghettare il Paese fuori dalla crisi del Covid. L’asset principale è costituito dall’innovazione tecnologica. Le risorse a disposizione sono ingenti: 191,5 miliardi di euro da impiegare nei prossimi cinque anni, di cui 68,9 a fondo perduto, oltre ai 122,6 miliardi di finanziamento tramite prestiti.
“Analizzando nel dettaglio – dichiara Rossella Spada, direttore del Fondo interprofessionale Formazienda al quale aderiscono 110mila imprese con un radicamento prevalente nel nord ovest – non c’è un solo punto del Pnrr che tratti il tema della formazione delle risorse umane come un punto subalterno. Negli ultimi 20 anni l’economia del nostro Paese è cresciuta solo del 7,9% quando i principali partner europei hanno fatto segnare tassi di crescita oltre il 30% ed il 40%. Serve dunque un salto di qualità sul piano della produttività e della competitività. Il che richiede, a monte, un capillare ed esteso aggiornamento delle competenze. Un punto fondamentale che richiama con forza il ruolo della formazione continua e dei fondi interprofessionali”.
Formazienda è il fondo interprofessionale nato nel 2008 a seguito dell’approvazione del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. Complessivamente ha erogato risorse per 150 milioni ai fini della crescita professionale delle persone portando a termine 75mila progetti formativi. In tutto sono state formate 500mila lavoratori.
“Nella fase più acuta dell’emergenza – continua Rossella Spada – Formazienda ha emanato 5 Avvisi per 30 milioni di euro che sono andati a beneficio delle Pmi, delle grandi imprese e dei gruppi di impresa. La pandemia ha accelerato il processo di transizione 4.0. Tutti i piani formativi approvati dall’ultimo avviso del 2020 rientravano all’interno del macro-tema della rivoluzione tecnologica intercettando parallelamente le opportunità offerte dal Fondo Nuove Competenze”.
Formazienda collabora con le Pmi, le grandi imprese ed i gruppi d’impresa che hanno deciso di aderire destinando il contributo obbligatorio dello 0,30% contro la disoccupazione involontaria. In cambio ricevono la formazione gratuita per i propri dipendenti. Formazienda offre strumenti di finanziamento specifici per ogni tipologia aziendale. Il Conto di Formazione Individuale permette infatti di finanziare le attività formative attraverso tre canali: il Conto Formazione di Impresa (CFI), il Conto Formazione di Rete Impresa Unica (CFR Impresa Unica) ed il Conto Formazione di Rete (CFR Integrato).
Nel 2021 la proposta commerciale è stata ulteriormente potenziata. Spiega il direttore Spada: “Abbiamo aumentato la percentuale di accantonamento delle risorse sui Conti Formazione Individuali dall’80% all’85%. È stata introdotto il Piano Formativo interaziendale congiunto dove più imprese titolari di Conti Formazione di Impresa, per soddisfare un obiettivo formativo comune, possono presentare un Piano Formativo delegando la presentazione del Piano medesimo ad una delle imprese titolari di Conto Formazione di Impresa. Abbiamo introdotto anche i voucher individuali”.
Ma davanti al ruolo primario assegnato alla formazione continua dal Pnrr si può fare di più? Conclude Rossella Spada: “Certo che possiamo fare di più. L’Italia, lo dicono le statistiche, non brilla nella gestione dei fondi comunitari. L’esperienza maturata nell’erogazione delle risorse pubbliche può elevare i fondi interprofessionali a braccio operativo del Pnrr in merito al tema cruciale della formazione. Formazienda vive quotidianamente a contatto con le aziende. Un’efficacia che può e deve trovare nuove applicazioni per velocizzare la ripresa”.