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    Rho: la mensa del povero ha una nuova sede

    Rho: la mensa del povero ha una nuova sede
    Una realtà che distribuisce più di 33mila pasti l’anno, con la povertà assoluta che ha raggiunto i massimi livelli in Italia dal 2005.
    La mensa del povero di Rho ha una sede nuova, realizzata nell’ex chiesa parrocchiale di San Paolo, ristrutturata grazie al coinvolgimento di diversi sponsor. È una di quelle notizie che rischia di passare in secondo piano a fronte di un’emergenza continua in cui versa il Paese da più di un anno, eppure tale realtà rappresenta un punto di aiuto concreto per molte persone. Il progetto che visto la cooperazione del Comune, della rete parrocchiale, l’associazione di volontari Briciole di pane, la Caritas locale e quelle ambrosiana.
    La mensa è attiva da Rho da diversi decenni e annualmente distribuisce circa 33mila pasti, in servizio che è risultato ancora più essenziale da quando è scoppiata la pandemia da covid. Nel 2020, infatti, il numero di persone che sono finite sotto la soglia della povertà assoluta è drammaticamente cresciuto. Secondo le stime dell’Istat diffusa a marzo 2021, dunque dopo un anno esatto dall’inizio del primo lockdown, la povertà assoluta non solo è tornata a crescere nel 2020 ma ha toccato il valore più alto dal 2005.
    Le stime dell’Istituto nazionale di statistica diffuse due mesi fa sono preliminari a indicano come l’anno scorso l’incidenza della povertà assoluta è risultata in crescita sia in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7%, un aumento in valore assoluto pari a 335milq unità), con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui (dal 7,7% al 9,5%, oltre un milione in più) che si attestano a 5,6 milioni.
    Ecco allora che nell’ultimo anno, alla mensa del povero, si sono presentati non solo coloro che rientrano in quelle categorie che storicamente hanno più difficoltà a sostenersi quotidianamente come i senza tetto, le famiglie con lavori precari o sottopagati, ma anche chi improvvisamente, con la stragrande maggioranza delle attività del Paese coi battenti chiusi, ha visto il proprio redito calare o addirittura ha perso il proprio posto di lavoro.
    Simone Fausti

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