Vaccini AstraZeneca: dissequestrate le dosi, ora torneranno ai rispettivi hub
Tornano disponibili le dosi del lotto ABV 2856 che erano state poste sotto sequestro a marzo a seguito della morte sospetta di un sottufficiale della Marina Militare.
Tornano disponibili per i rispettivi hub di competenza le dosi di vaccino AstraZeneca sequestrate nel marzo scorso, su disposizione dell’autorità giudiziaria, a seguito della morte sospetta del sottufficiale della Marina Militare, Stefano Paternò, avvenuta dopo la somministrazione del siero anglo-svedese. A renderlo noto è una nota dei Nas, che conferma il via libera riferito al lotto ABV 2856 giunto dopo l’esito dei controlli disposti dalla Procura di Siracusa, effettuati dal RIVM (l’istituto per la salute pubblica olandese) e dal Centro nazionale per il controllo e la valutazione dei farmaci dell’Istituto superiore di sanità di Roma.
La nota dei Nas riferisce che le analisi svolte in un “contesto investigativo ad alto tasso tecnico e secondo coordinate scientifiche in costante aggiornamento e con l’interlocuzione di esperti”, hanno stabilito che i lotti oggetto di attenzione “oltre ad essere corrispondenti per natura, caratteristiche e composizione con gli altri lotti di vaccino anti covid-19 analizzati, rispecchiano pienamente i parametri qualitativi e sono conformi al dossier di registrazione approvati dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali”.
Motivazioni che hanno permesso il dissequestro e la restituzione ai responsabili di ciascuna struttura sanitaria delle dosi di siero AstraZeneca – custodite nel frattempo nel pieno rispetto delle normative inerenti alle modalità di conservazione per garantire la catena del freddo – in modo tale da poter raggiungere gli hub di competenza dove rientreranno nel ciclo vaccinale a disposizione della popolazione.
E mentre sono in corso su tutto il territorio nazionale le operazioni di dissequestro e restituzione dei vaccini da parte dei Nas, a Bruxelles il colosso anglo-svedese è chiamato a rispondere in tribunale della presunta violazione del contratto per la consegna delle dosi pattuite con la Commissione Europea. Secondo gli accordi, AstraZeneca avrebbe dovuto consegnare 120 milioni di dosi di vaccino nel primo trimestre 2021, mentre ne risultano pervenute soltanto 30 milioni e la previsione per il trimestre in corso è di consegnarne 70 milioni su 180 milioni, meno della metà rispetto a quanto pattuito. Ora spetterà al tribunale stabilire eventuali sanzioni ai danni dell’azienda anglo-svedese per non aver rispettato il programma, come richiesto dall’Unione Europea.
Micol Mulè