Dl Semplificazioni, Draghi: “Cambio di passo essenziale per l’Italia”
Con il Dl semplificazioni, il governo punta a snellire la burocrazie e una serie di procedure del sistema Italia. Ecco alcune delle semplificazioni previste
Nelle previsioni del governo, il Dl semplificazioni approvato settimana scorsa dovrebbe dare la spinta decisiva all’Italia per inoltrarsi in un cammino di crescita che snellisca alcune aspetti del funzionamento della macchina pubblica e al contempo metta imprenditori e famiglie nella condizioni di tornare a guardare con fiducia al futuro. Ieri, durane una visita al distretto produttivo della ceramica in provincia di Sassuolo, il premier Draghi ha parlato di tale decreto legge chiamandolo “un cambio di passo essenziale per l’Italia”: un provvedimento “vasto e complesso” che “riduce le incertezze e i tempi delle burocrazie”. Per il premier, tale misura “Semplifica il lavoro dell’imprenditore e la vita del cittadino, senza indebolire i presidi di tutela dell’ambiente, del lavoro, della legalità. Il presidente del Consiglio si ritiene soddisfatto dell’operato di governo anche perché tale decreto ha “avuto il sostegno e il contributo di tutte le forze politiche, sociali e sindacali”.
Tra le varie misure “semplificatrici” c’è l’eliminazione del pagamento del bollo e dei diritti di segreteria nel momento in cui si chiede un certificato di nascita o lo stato di famiglia. L’ottica è quella della digitalizzazione della macchina pubblica e di incentivare i cittadini a ricorrere, in questo caso, ai servizi dell’anagrafe digitale.
Per quanto riguarda la PA, viene istituito il meccanismodel silenzio-assenso per cui, una volta superata la scadenza prevista per ottenere la risposta, la richiesta viene considerata approvata. La notifica del decorso dei termini dovrà avvenire da parte della pubblica amministrazione tramite mezzi telematici e qualora la PA non risponda entro dieci giorni, allora l’utente può autodichiarare il superamento del silenzio-assenso e dunque l’accoglimento della richiesta.
Un’altra semplificazione è quella relativa al superbonus: come già accennato dall’Informatore, non servirà più la doppia conformità per avviare le ristrutturazioni straordinarie: sarà sufficiente la comunicazione di inizio lavori (Cila). Inoltre, secondo quanto riferito dal ministro per le disabiltà, Erika Stefani, il superbonus viene esteso anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche. A ciò si aggiunge anche meno burocrazia per l’accesso agli sgravi fiscali a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale che si occupano di servizi socio sanitari assistenziali per le persone con disabilità come i Centri diurni e le Rsa.
“Sono felice – ha affermato Stefani – di aver contribuito a inserire misure fondamentali di forte agevolazione all’inclusione in diversi settori. In particolare, l’estensione del superbonus anche per i lavori di rimozione delle barriere può rappresentare finalmente un punto di svolta nella progettazione e nella realizzazione di interventi accessibili. Ed è inoltre un importante volano per l’economia”.