Dival: l’eccellenza degli orologi d’epoca
Sul mercato presenti pezzi risalenti di 4 secoli. I pezzi più rari si aggirano su un valore di 10.000 euro.
In Italia sono solo una ventina gli orologiai specializzati in pendoleria d’epoca. Uno di loro, Massimiliano Ivaldi, opera a Milano in via Garegnano. In passato ha studiato al Conservatorio e tutt’oggi è anche un pianista.
Il maestro è convinto che gli orologi a pendolo sono simili agli strumenti musicali e che quelli antichi hanno il pregio di essere dotati di una straordinaria cassa armonica che bisogna saper regolare con “orecchio.
Fu il padre di Massimiliano a fondare l’impresa, la Dival, nel 1966. All’inizio si occupava della realizzazione di orologi d’arredo.
“Gli insegnamenti di mio padre sono stati fondamentali. Dopo le superiori ho anche studiato alla scuola di orologeria mentre portavo avanti il Conservatorio. L’aspetto principale di questo lavoro rimane l’esperienza sul campo, perché i modelli sono tanti e di ciascuno si devono conoscere i punti deboli e di usura”.
Massimiliano spiega che il restauro o la riparazione di un orologio antico è un’operazione che si svolge in più fasi.
In primo luogo l’orologio deve essere sottoposto ad una valutazione esterna ed interna per individuare eventuali difetti.
In seguito occorre smontare la parte meccanica e pulire i vari componenti con l’ausilio degli ultrasuoni.
Una volta completata la pulizia, si procede a rettificare i pezzi usurati dal tempo. In alcuni casi è necessario ricostruirli ex novo.
La fase finale dura due settimane e consiste nell’assemblaggio, la lubrificazione e il controllo dell’orologio a pendolo.
Sul mercato esistono pezzi risalenti anche a 300-400 anni fa. È un mercato di nicchia, che non conosce crisi e certamente più abbordabile rispetto agli orologi da polso.
I pezzi più rari si aggirano fra 5mila e 10mila euro.
Dival produce anche modelli in proprio, che uniscono la precisione della meccanica tedesca alla bellezza dell’artigianato italiano.
Andrea Curcio