Lavoro: nuovo accordo raccomanda ricorso a tutti gli ammortizzatori prima del licenziamento
Governo, Confindustria e sindacati hanno trovato un accordo in extremis in cui si raccomanda alle imprese il ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali disponibili prima di ricorrere al licenziamento.
Non si fermano le sorprese sul fronte dello sblocco dei licenziamenti. Nella giornata di martedì, infatti, si è tenuto un incontro tra il governo e le parti sociali che è sfociato in una trattativa lunga sette ore dalla quale è emersa una nuova intesa. I sindacati non erano per nulla soddisfatti del mantenimento del blocco dei licenziamenti unicamente per il settore tessile, calzaturiero e dell’abbigliamento, per questo motivo sono andati in pressing e alla fine hanno trovato un accordo con l’esecutivo e Confindustria.
Il comunicato finale afferma che “Le parti sociali alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti, si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro. Auspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua”.
La soluzione è un evidente compromesso, soprattutto per i sindacati dal momento che il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha insistito perché le 13 settimane di cig aggiuntiva per le aziende in crisi fossero obbligatorie e non facoltative. Una richiesta che ha incontrato l’opposizione di Confindustria, motivo per cui il ricorso a tutti gli ammortizzatori in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro è raccomandato, ma non obbligatorio. L’avviso comune è stato sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Alleanza delle Cooperative, Confapi che col governo hanno concordato anche l’apertura di un tavolo di monitoraggi della situazione. Soddisfatto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, che a Rai Radio Uno ha definito tale intesa come il passo che “scongiura valanghe di possibili licenziamenti nelle prossime settimane”.