La paura delle varianti
La scorsa settimana si è arrestata la discesa dell’indice dei contagi. Il presidente dell’ISS, Brusaferro: “Accelerare il più possibile nella campagna vaccinale”
Nella settimana dal 28 giugno al 4 luglio, l’incidenza settimanale del coronavirus non ha proseguito la sua discesa come nelle settimane precedenti. È quanto emerge dal recente report Iss-Ministero della Salute: l’incidenza è ferma a 9 casi su 100mila abitanti nel periodo sopraindicato, esattamente la stessa della settimana precedente.
Un dato da tenere monitorato dal momento che l’incidenza è uno dei criteri principali con cui le autorità valutano l’entrata e la permanenza di una regione nella cosiddetta zona bianca. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, risalenti al 22 giugno, la prevalenza della variante Alfa era del 57,8%, in calo rispetto all’88,1% del 18 maggio, mentre la variante Delta aveva una prevalenza pari al 22,7% ed era stata identificata in 16 Regioni. Quelli indicati dall’ISS sono stime attese che, secondo il presidente Brusaferro, richiedono un “tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai”. La variante Gamma, invece, aveva una prevalenza dell’11,8%.
L’ISS ribadisce che il vaccino è efficace e rimane un fattore critico nel determinare la situazione futura del Paese. Le ultime analisi delle autorità sanitarie, infatti, hanno recentemente sottolineato come il vaccino contro il covid, se si sono completate le dosi previste, risulta efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione ma protegge fino al 100% dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età. Per il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, tali dati evidenziano come sia necessario “accelerare il più possibile nella campagna vaccinale e allo stesso tempo mantenere le misure di distanziamento e protezione indicate dagli esperti finché non si sarà raggiunta una copertura sufficiente”.