Italia: la variante Delta e il rischio che tornino le restrizioni
Il presidente francese Macron ha deciso di imporre l’obbligatorietà del green pass per accedere a ristoranti e mezzi pubblici in Francia. Con la risalita dei contagi e la paura della variante Delta, l’Italia seguirà i cugini d’Oltralpe?
L’Italia si sta risvegliando dal sogno della vittoria dell’Europeo diventato realtà tre giorni fa, ma rischia di dover fare i conti con una nuova recrudescenza dei contagi. A preoccupare tutta Europa è la variante Delta che nel BelPaese sta raggiungendo la soglia del 30% dei casi anche se le proiezioni statistiche prevedono il raggiungimento di una quota ben superiore al 50% dei casi già dal mese prossimo.
Secondo gli ultimi dati, i contagi sono in aumento in Italia e con il trend attuale quattro regioni rischiano di ricadere nella zona gialla. Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia potrebbero superare la soglia critica di 50 casi ogni 100mila abitanti e ciò sarebbe sufficiente per perdere lo status di zona bianca. Anche per questo motivo, diversi governatori regionali hanno chiesto di cambiare alcuni criteri con cui si considera la gravità della situazione epidemiologica locale, passando per esempio dal numero di contagiati a quello dei ricoverati, dal momento che le terapie intensive non sono al momento sovraffollate e il vaccino ha particolare efficacia contro le ospedalizzazioni gravi.
Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto al G20 Women 20 Summit 2021, ha affermato che in totale sono state somministrate oltre 58 milioni di dosi di vaccini sottolineando come questi siano “l’arma più efficace che abbiamo per chiudere questa stagione così difficile”. Allo stesso tempo però Speranza suona l’allarme: “Siamo ancora dentro questa epidemia e guai ad abbassare la guardia”.
Sul versante delle attività economico-produttive, la paura è quella di un irrigidimento delle misure di contenimento che il Paese sperava di essersi lasciato definitivamente alle spalle. Lunedì sera il presidente francese Macron ha annunciato l’obbligatorietà del green pass per entrare in ristoranti e caffè e per usare i mezzi pubblici, una misura che sembra aver sortito il suo effetto dal momento che, secondo quanto riporta l’Ansa, in poche ore quasi un milione di francesi hanno preso appuntamento per ricevere la propria dose di vaccino. Potrebbe accadere anche in Italia? Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, è favorevole: “Sì a green pass per locali privati e trasporti, gli irresponsabili siano isolati”. Ma allo stesso tempo Scordamaglia sottolinea la necessità di tutelare e sostenere la ripresa dopo gli “stop and go” precedenti che solo al settore dell’horeca sarebbero costati quasi 41 miliardi nel 2021: “Dobbiamo evitare di ricorrere a nuove restrizioni che decreterebbero la morte del settore e innescherebbero una crisi dei comparti collegati, primo fra tutti quello agroalimentare, che nell’ultimo anno ha subito perdite gravissime, fino al 40% per alcune filiere, formaggi, salumi e vino in primis”.