Green pass per accedere a locali e mezzi di trasporto: l’Italia seguirà la Francia?
La decisione del governo francese di rendere obbligatorio il green pass per poter usufruire di una serie di locali e servizi ha generato un acceso dibattito anche in Italia e ora Palazzo Chigi sta valutando se intraprendere la stessa strada di Macron.
La decisione del presidente francese, Emmanuel Macron, di permettere l’accesso a locali e mezzi pubblici solo a chi è in possesso del green pass era destinata ad avere ripercussioni anche al di qua delle Alpi e così è stato. Palazzo Chigi è preoccupato per l’aumento dei contagi e per il grado di diffusione della variante Delta, motivo per cui l’esecutivo starebbe vagliando l’adozione del modello francese o comunque una versione ad esso ispirata.
Secondo il Corriere della Sera, il governo è all’opera per prorogare lo stato di emergenza di almeno altri due mesi e contemporaneamente starebbe valutando seriamente il rilascio del green pass solo dopo la seconda dose di vaccino. Ma l’ipotesi più discussa rimane quella di imporre la certificazione verde digitale per salire sui treni, mangiare al ristorante o andare al cinema. Un’idea a cui si sono immediatamente opposti sia Giorgia Meloni che Matteo Salvini ma che trova invece il supporto di buona parte dell’area di centro-sinistra.
Chi è a favore di tale misura ritiene che sia la soluzione migliore per evitare nuove chiusure. L’idea è quella continuare a tenere aperte le attività ma far pagare un prezzo a chi decide di non vaccinarsi, in termini di libertà di accesso. Due sono i dati che preoccupano le autorità: da un lato gli oltre 2 milioni di over 60 che ancora non si sono vaccinati, un vulnus che rischia di mettere a rischio la tenuta delle terapie intensive nel caso la curva epidemiologica torni a salire. Dall’altro lato, si guarda con preoccupazione alla situazione di alcuni Paesi: in Inghilterra i nuovi contagi giornalieri sono oltre 30mila e il 99% di questi sono dovuti alla variante Delta, anche se il numero di decessi rimane molto basso. In Olanda la situazione è addirittura peggiore, con 52mila casi di covid registrati nell’ultima settimana, in aumento del 500% rispetto alla settimana precedente.
Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha rilasciato un’intervista al Messaggero in cui commenta la decisione di Macron definendola una scelta giusta: “Dovremmo farlo anche in Italia, non chieda a me perché ancora non siamo partiti, io a Speranza l’ho detto tante volte” ha risposto Sileri all’intervistatore ribadendo che oggi il green pass “è un mezzo per non tornare indietro quando i contagi saranno più elevati”. Favorevole a tale opzione anche il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, secondo il quale una decisione simile è fondamentale per garantire le esigenze di socializzazione e allo stesso tempo tutelare la salute della popolazione: “Non si possono invocare riaperture indiscriminate senza un richiamo alla responsabilità individuale che riverbera sulla salute collettiva”. Brunetta ha spiegato in una nota che “dopo tutti i sacrifici fatti, non possiamo sostenere nuovi costi sociali ed economici che deriverebbero da una ripresa della pandemia”.