La nuova normalità è il cambiamento continuo
Ne parlo spesso, ma è bene ritornare sull’argomento perché di vitale importanza: il cambiamento.
È tutto in continua evoluzione e questo ribalta di continuo le carte in tavola. Anche la nostra psicologia, ne esce cambiata.
Cambiare è difficile e anche doloroso, ma talvolta meno di quanto crediamo. Se pensiamo all’ideogramma cinese Wēijī, crisi e opportunità sono le due facce della stessa medaglia.
Affrontare la crisi che stiamo vivendo è indispensabile, ma soprattutto è impensabile non affrontarla.
Occorre agire in fretta per trasformare i punti di crisi in nuovi punti di partenza. Perché la nuova normalità è il cambiamento continuo, lo stesso invocato da tutti come elemento necessario.
Cosa succederà in futuro non lo so, ma è chiaro che bisogna ridefinire un nuovo ruolo per le imprese e per i leader che le guidano. Oggi come non mai è necessario mettere in pratica le tre P: Persone, Profitto e Progresso.
Perché dalle imprese e dai loro leader ci si aspetta che guardino al futuro in modo positivo per salvaguardare quella democrazia minata dalla crisi pandemica in atto. Certo, la crisi deve essere affrontata a livello globale dai governi, ma deve essere contrastata anche da ognuno di noi.
Dobbiamo abbracciare il cambiamento senza timori. E se siamo indecisi su cosa fare, pensiamo a chi vogliamo diventare, forse questo ci farà fare le scelte giuste.
Palmerino D’alesio