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    Ecomondo 2021: Gruppo CAP presenta i depuratori-bioraffinerie come modelli di circolarità

    Ecomondo 2021: Gruppo CAP presenta i depuratori-bioraffinerie come modelli di circolarità
    La water utility protagonista di 13 incontri nella 25^ edizione dell’evento di riferimento per la transizione ecologica. Domani la tavola rotonda “Dalla linearità alla circolarità: simbiosi industriale e valorizzazione degli asset pubblici nella transizione green”.
    13 incontri e una tavola rotonda per raccontare la rivoluzione del settore idrico all’insegna dell’economia circolare. Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, porta alla 25ma edizione di Ecomondo, l’evento di riferimento per la transizione energetica che si svolge alla Fiera di Rimini dal 26 al 29 ottobre, tutti i suoi progetti di simbiosi industriale.
    Il settore idrico ha un ruolo fondamentale nel contribuire a cambiare radicalmente le logiche della produzione e dei consumi per dare avvio ad uno sviluppo realmente sostenibile del territorio e dell’utilizzo razionale delle risorse finite, a partire dall’acqua. È questo il punto di partenza da cui nasce la Tavola Rotonda “Dalla linearità alla circolarità: simbiosi industriale e valorizzazione degli asset pubblici nella transizione green”, in programma domani alle ore 10 alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo e del presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP Alessandro Russo,insieme al presidente di Assimpredil Ance Regina De Albertis, e ai sindaci di Legnano e Cinisello Balsamo.
    Nel corso della tavola rotonda il gestore del servizio idrico lombardo presenterà il modello dei depuratori-bioraffinerie, piattaforme integrate per l’economia circolare capaci di coniugarela gestione sostenibile dell’acqua con quella dei rifiuti, già realtà consolidate nel territorio della Città metropolitana di Milano. Al centro dei temi affrontati, ZeroC e Neutalia, società nate nel 2021 dalla visione strategica della water utility lombarda per gestire i rifiuti e le materie riconvertite nella logica della circular economy, in linea con le strategie di efficientamento green previste dal PNRR e dal Masterplan europeo per raggiungere l’obiettivo “net 0 emission” nel 2050.
    “La simbiosi industriale e l’economia circolare sono i concetti alla base di tutta la strategia di sviluppo sostenibile delle nostre infrastrutture e sono la premessa per una rivoluzione del settore idrico nel segno della circolarità afferma Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Solo con il modello del sistema di rete, che prevede sinergie con istituzioni nazionali e locali e con i partner pubblici e privati, possiamo costruire il servizio idrico del futuro seguendo gli obiettivi tracciati dalla rivoluzione green dettata dal PNRR. Grazie a questi progetti stiamo mostrando come sia possibile creare una vera sinergia tra il modo dell’acqua e quello dei rifiuti, trasformando infrastrutture pubbliche già esistenti in hub di economica circolare in grado di intercettare i flussi urbani e agricoli di materie organiche”.
    Sotto i riflettori le più recenti esperienze di ZeroC, nata per gestire la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni, il primo polo di economia circolare a 0 emissioni di carbon fossileora in costruzionerealizzato per trasformare i fanghi di depurazione e la FORSU in energia pulita e biometano, e Neutalia, la società benefit fondata a luglio di quest’anno per dare vita a una svolta green nella governance del termovalorizzatore di Borsano, nell’alto milanese, grazie al network con Gruppo Amga e AGESPS.p.A., partner specializzati nella gestione dei rifiuti. Nella 4 giorni di Ecomondo il Gruppo CAP sarà inoltre presente con altri 13 eventi per approfondire insieme al pubblico e agli addetti ai lavori strategie, tecniche innovative e progetti incentrati sulla simbiosi industriale fra il settore dei rifiuti e quello del ciclo idrico integrato a partire dalla valorizzazione degli asset pubblici esistenti.
    Il boost di risorse pianificate per i prossimi 10 anni da CAP oltre 100 milioni di euro in aggiunta agli oltre 1.200 milioni previsti fino al 2033 – servirà a potenziare il ruolo dei 40 depuratori-bioraffinerie distribuiti sul territorio per i quali è previsto un programma di produzione di biogas e biometano generati da rifiuti organici, provenienti dall’industria agro-alimentare dell’hinterland milanese. Sono nate in quest’ottica le sinergie industriali con Danone e con altri operatori della filiera alimentare e della GDO con l’intento di ridurre gli sprechi alimentari. Tra gli ultimi progetti in ordine di tempo, l’accordo con Milano Ristorazione in base al quale confluiscono nei biodigestori anaerobici, presenti nel depuratore di Robecco sul Naviglio, gli scarti alimentari prelevati dal centro di via Sammartini per diventare bioenergia eautoalimentare l’impianto, comportando benefici sul costo della bolletta per i cittadini e riduzione delle emissioni inquinanti.
    Micol Mulè

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