Scuola: nuovo protocollo Covid in dirittura d’arrivo. Ecco cosa cambia
Il documento introduce il sistema della “sorveglianza con testing” in presenza di un positivo. Quarantena per tutti e didattica a distanza solo in presenza di tre positivi.
È atteso nei prossimi giorni il via libera al nuovo protocollo che regolerà la gestione dei casi Covid in ambito scolastico. Nuove regole che hanno come obiettivo primario quello di salvaguardare la didattica in presenza e scongiurare il più possibile l’incubo Dad in caso di studenti positivi.
La bozza del protocollo contenente le indicazioni per “L’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico”, redatta dall’Istituto Superiore di Sanità insieme ai ministeri della Salute e dell’Istruzione e alle Regioni, è sul tavolo del Governo che è pronto a dare il benestare una volta recepite le modifiche richieste dal Garante della privacy.
Tra le novità introdotte dal documento, la principale riguarda il sistema di “sorveglianza con testing”, in presenza di un solo caso di positività al Covid-19. In questa ipotesi sia i compagni di classe che i docenti verrebbero sottoposti a test non appena identificato il contatto positivo e, nel caso di negatività, potranno regolarmente andare a scuola con la prescrizione di un ulteriore tampone da effettuarsi dopo cinque giorni. Dunque niente quarantena automatica per tutta la classe, che invece verrebbe disposta soltanto in presenza di tre casi positivi.
Attualmente, in caso di positività di uno studente la regola generale prevede che tutta la classe venga posta in isolamento, di durata variabile a seconda se si è vaccinati o meno: sette giorni di quarantena per i vaccinati che salgono a 10 per chi non lo è. Trascorso il periodo di isolamento è necessario sottoporsi a tampone per essere riammessi a scuola. Il nodo della questione è la discrezionalità delle Regioni in merito alle regole relative all’isolamento, dove sono le Aziende sanitarie a valutare il singolo caso, con conseguente ritardo nelle indicazioni e caos nella gestione dei positivi in ambito scolastico.
Secondo il nuovo protocollo, qualora l’Azienda sanitaria non possa intervenire con tempestività, sarà il dirigente scolastico, con il referente Covid dell’istituto, a ricostruire la catena dei contatti interni alla scuola della persona risultata positiva e a disporre le misure necessarie osservando le indicazioni del protocollo. Sarà sempre la scuola a comunicare le misure da adottare valide per studenti e docenti che sono stati a contatto con il soggetto positivo nelle 48 ore precedenti il tampone o la comparsa della sintomatologia.
In presenza di un solo caso positivo, tutta la classe dovrà sottoporsi il prima possibile al tampone cosiddetto “T0” (tempo zero), se negativo si potrà rientrare a scuola senza osservare alcun tipo di quarantena e si dovrà poi ripetere il test a distanza di cinque giorni (“T5”, tempo cinque). Per quanto riguarda i docenti venuti a contatto con il soggetto positivo, se sono vaccinati varrà la “sorveglianza con testing” con doppio tampone – T0 e T5 -, altrimenti scatta la quarantena di dieci giorni con tampone all’inizio e al termine del periodo di isolamento.
Qualora venisse riscontrato un ulteriore caso positivo, oltre al primo individuato, la situazione cambia in funzione dei soggetti vaccinati o meno. Gli studenti e i professori vaccinati, o negativizzati entro gli ultimi sei mesi, dovranno sottoporsi al sistema di “sorveglianza con testing” – quindi tampone T0 e T5 – per i non vaccinati, invece, obbligo di quarantena per dieci giorni – anche in presenza di T0 negativo – con tampone negativo prima di rientrare in aula. Se i positivi dovessero essere tre, si applica l’attuale protocollo che prevede isolamento per tutti – di sette giorni per i vaccinati e dieci per i non vaccinati – con obbligo di tampone negativo prima della riammissione, nonché il ritorno alla didattica a distanza.
Cambia la situazione per gli under 12, quindi bambini frequentanti nidi, scuola dell’infanzia, primaria e primo anno della secondaria di primo grado, per i quali non è ancora previsto il vaccino. In caso di positività di un soggetto, il nuovo protocollo prevede il ricorso alla quarantena per gli appartenenti alla stessa classe, per un periodo di dieci giorni con obbligo di tampone al termine dell’isolamento. I docenti e gli educatori che sono stati a contatto con il soggetto positivo dovranno osservare una quarantena di sette giorni se vaccinati o dieci se non lo sono, con obbligo di tampone negativo prima di rientrare in servizio.
E intanto si ragiona sulla priorità della terza dose per il corpo docente, ipotesi caldamente auspicata dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per salvaguardare il più possibile la scuola in presenza.
Micol Mulè