Italia: contagi in aumento, l’allarme di alcuni governatori regionali
La situazione contagi in Italia appare sotto controllo ma per alcune regioni torna lo spettro della zona gialla
Continua il monitoraggio della situazione covid in Italia con i contagi che sono in aumento anche se per il momento la situazione sembra rimanere sotto controllo. Rispetto ad altri Paesi europei, dove il numero dei nuovi positivi cresce più rapidamente a tal punto che si parla di quarta ondata, in Italia gli incrementi sono contenuti anche grazie all’alto numero di vaccinati che vede l’83,77% degli over 12 con almeno una dose e il 76,3% della popolazione con doppia dose, secondo i dati del 9 novembre.
Tuttavia la situazione è differente da regione a regione. Secondi i dati di martedì, a destare più preoccupazione sono il Trentino Alto Adige, che detiene il record di 260 nuovi casi ogni 100mila abitanti, e il Friuli Venezia Giulia con 197 nuovi casi, regione penalizzata soprattutto dai cortei no pass di Trieste dove si sono creati numerosi assembramenti di persone non vaccinate. Il governatore Fedriga ha deciso di suonare l’allarme: “Se dovessero proseguire i numeri di contagi come stiamo vedendo oggi – ha spiegato il n.1 della regione a Radio Punto Zero- c’è il rischio che noi entro fine mese, probabilmente anche prima, andremo in zona gialla”. Fedriga si è alterato perché “i pasdaran no vax” stanno mettendo a repentaglio la vita sociale di tutto il Friuli Venezia Giulia dal momento che l’eventuale entrata in zona gialla aprirebbe le porte a quella arancione, finendo così per penalizzare le attività economiche: “Non possiamo pagare il prezzo di persone che inseguono menzogne” ha spiegato il governatore.
Dello stesso avviso Luca Zaia che lancia un appello a non abbassare la guardia: “Il rischio di un cambio di colore e del ritorno delle restrizioni è dietro l’angolo, ma nel breve periodo non ci sono rischi per un passaggio del Veneto in zona gialla”. Al momento infatti non preoccupano particolarmente i dati relativi alle terapie intensive, ma il governatore Veneto allunga lo sguardo ribadendo che “a forza di sbattere la testa sul muro, qualcuno abbatte il muro. Quindi l’appello è mettersi al sicuro, indossare le mascherine, senza abbassare la guardia”.
Più moderato nei toni il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, il quale a Rainews24 ha sottolineato il fatto che “se in Lombardia riusciamo a mantenere la situazione di oggi riusciremo a contenere questa ulteriore ondata con il distanziamento, le mascherine e il green pass”. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto sull’argomento in occasione dell’assemblea nazionale di Anci a Parma, avvertendo che “il tempo della responsabilità non è ancora concluso”, anzi, ora “occorre prevenire e contrastare le ulteriori, pericolose insidie che provengono dai nuovi contagi”.