Tesla: cosa succede?
Lunedì scorso il miliardario e proprietario di Tesla Elon Musk si è liberato di 1,1 miliardi di azioni, operazione già pianificata a settembre. Martedì e mercoledì ha completato il piano vendendo complessivamente azioni di Tesla per quasi 5 miliardi di dollari.
L’uomo più ricco del mondo ha mantenuto la parola, data dopo il sondaggio lanciato su Twitter, cedendo il 10% della sua quota di partecipazione nella società che produce auto elettriche. In cinque anni è la prima volta che Musk decide di cedere quote con il ricavato delle quali ha provveduto a pagare le tasse sul rendimento delle equity options esercitate quel giorno.
L’operazione era già stata pianificata a settembre, ma non si prevedeva una cessione così massiccia in soli tre giorni.
Proprio questo elemento getta incertezza circa la volontà del pluripotenziario e ad oggi non è chiaro se voglia effettivamente cedere quote per un valore pari al 10% dell’azienda, operazione che richiederebbe una ulteriore cessione di oltre 17 milioni di azioni.
Nel comunicare le operazioni non è stato fatto alcun riferimento al sondaggio social e proprio questo rende incerte le previsioni sulle volontà di ulteriori cessioni che comunque non avrebbero alcun effetto sul controllo ben saldo della Tesla da parte di Musk.
La volontà di cessione era già nota e riguarda la scelta di esercitare le opzioni guadagnate nel 2012 e che sarebbero scadute l’anno prossimo.
Viene da pensare che il sondaggio non abbia avuto alcuna incidenza sulla volontà del magnate che aveva già programmato l’operazione.
L’effetto mediatico ha comunque lasciato il segno in borsa, dove lunedì e martedì Tesla ha bruciato circa 50 miliardi, recuperando successivamente e riducendo le perdite stimabili in un 13% sul valore precedente.
Del resto, l’ultima operazione di cessione quote sul mercato da parte di Musk risaliva al 2016, quando la vendita di circa 600 milioni di azioni serviva per compensare le tasse sul reddito.
Musk vanta un patrimonio di oltre 300 miliardi di dollari, ma nel post con cui ha lanciato il sondaggio ha affermato che «molto è stato fatto ultimamente sui guadagni non realizzati come un mezzo per evitare le tasse, quindi propongo di vendere il 10% delle mie azioni Tesla». Quasi il 60% dei 3,5 milioni di voti sul social network si è espresso a favore di una vendita.
Il 50enne miliardario, legittimamente non ha voluto svelare le sue strategie mescolando le carte, ma ha semmai lanciato un’esca per vedere le reazioni dei mercati per poi riservarsi la possibilità di nuove operazioni di cui ad oggi solo lui conosce gli obiettivi.
Una cosa è certa: un genio come Musk ci riserverà nuove sorprese.
Pietro Broccanello