Covid, Brusaferro: “Siamo in una sindemia”
Crescono i contagi in Italia e nei Paesi vicini. Secondo il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, sul versante della salute, “ogni scelta del singolo impatta sulla collettività”
La scorsa settimana (8-14 novembre) i contagi da covid19 in Italia sono saliti del 42% rispetto ai primi sette giorni del mese, per un totale di 51.318 di casi: 15.223 contagiati in più su base settimanale. I decessi invece sono aumentati del 34% (390 vs 291) mentre i nuovi ingressi in terapia intensiva sono cresciuti del 24% (273 vs 220), un aumento ma comunque più contenuto di quello della settimana precedente (+31%). Di fatto in questo momento l’Italia è sul chi va là: i contagi crescono, ma lentamente, non in maniera eccessivamente allarmante com’era successo lo scorso autunno.
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha affermato che ormai si tratta non tanto di pandemia ma di sindemia: “Una situazione dove ci sono interazioni tra elementi biologici e sociali che alterano continuamente lo stato provocando problemi alla salute – ha spiegato Brusaferro durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Udine – La salute del singolo e della collettività sono inscindibilmente collegate: ogni scelta del singolo impatta sulla collettività”. Per il presidente dell’ISS “non saremo mai al sicuro” dal covid “fino a quando il pianeta non sarà tutto al sicuro”.
Le istituzioni invitano ad adottare un atteggiamento più cauto vista la situazione. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Siena, ha ricordato come “nel nostro Paese, grazie alla serietà dei nostri concittadini, la situazione è meno allarmante, ma registriamo un aumento costante di contagi, limitato ma costante”. Per Mattarella quindi tutti i cittadini sono richiamati “al dovere di osservare con attenzione le norme di cautela e di considerare l’importanza dell’affidamento alla scienza”. Dello stesso tenore l’invito del ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha sottolineato alla trasmissione Che Tempo che Fa, l’importanza di usare di più la mascherina dal momento che è in arrivo “un’altra curva piuttosto insidiosa nelle prossime settimane: non possiamo immaginare che quello che avviene in Germania o anche in Francia, che ha numeri più alti dei nostri, o in Gran Bretagna, non ci riguardi”.
In Germania i potenziali partner della coalizione ‘semaforo’ (Spd, Verdi e Fdp) sono a favore dell’introduzione di norme più rigide contro il covid poiché l’aumento dei contagi del Paese è particolarmente preoccupante. Secondo quanto riporta la stampa tedesca, il leader dei Verdi, Robert Habeck, non ha esitato a invocare un “lockdown de facto per i non vaccinati”, impedendo a questi di accedere ai mezzi pubblici per esempio. Situazione meno allarmante in Francia dove comunque si registra un aumento di casi e dove in settimana il tasso di incidenza del virus dovrebbe superare i 100 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Oltralpe il 75% della popolazione adulta ha completato il ciclo vaccinale, mentre l’80% è parzialmente vaccinata ma il weekend scorso il portavoce del governo, Gabriel Attal, ha affermato che tutte le opzioni sono sul tavolo per combattere l’epidemia, compreso un nuovo lockdown. Il ministro degli Esteri, Bruno Le Maire, è tornato a invitare i cittadini recalcitranti alla vaccinazione al fine di fare tutto ciò che è necessario “per evitare un nuovo confinamento”.