Tax day, si va verso la mini-proroga
È attesa entro oggi la decisione di Governo e Senato sulle eventuali proroghe e sulle nuove scadenze di fine anno.
Sono ore di attesa per i contribuenti che aspettano la decisione di Governo e Senato in merito alla possibilità di avere più tempo per il saldo dei debiti con l’Erario. Entro oggi il pronunciamento sulle eventuali proroghe e sulle nuove scadenze 2021 che, nel caso, saranno annunciate con un “comunicato legge” dal momento che entreranno in vigore successivamente alla scadenza del 30 novembre.
Scadenza che conta ben 62 adempimenti fiscali, tra i consueti termini per il versamento degli acconti e la trasmissione delle dichiarazioni dei redditi che si sommano alle dodici rate della cosiddetta “pace fiscale” – ad oggi si concentrano infatti le otto rate sospese della rottamazione ter e le quattro del saldo e stralcio –, senza contare le incognite per le imprese che devono riversare l’Irap non pagata lo scorso anno per lo sforamento dei tetti degli aiuti di Stato o per coloro che hanno usufruito della moratoria degli avvisi bonari.
Di qui l’ipotesi di dilazionare i pagamenti, chiesta a gran voce da tutta la maggioranza, che si è tradotta in una serie di emendamenti al decreto fiscale collegato alla manovra in esame al Senato. Sul tavolo, come unica opzione sostenibile, c’è la possibilità di concedere una mini-proroga al 9 dicembre – che slitterebbe al 14 dicembre grazie ai cinque giorni di tolleranza – delle cartelle esattoriali in scadenza. Come ha confermato il sottosegretario all’Economia, Maria Cecilia Guerra: “Per quanto riguarda la rottamazione e il saldo e stralcio si può arrivare al 9 dicembre, così si riesce ad ottenere il versamento entro l’anno”.
Infatti, sebbene tutti i partiti siano concordi nel sostenere le istanze di imprese, professionisti e cittadini, la possibilità di dilazionare al 2022 le dodici rate di rottamazione ter e saldo e stralcio si scontra contro lo scoglio delle risorse finanziarie che al momento non sarebbero disponibili per consentire un’operazione di questo tipo. Unica speranza la presentazione da parte delle forze politiche di un ordine del giorno volto ad impegnare il Governo a valutare la possibilità di posticipare la proroga al 2022: “Se i gruppi parlamentari presenteranno ordini del giorno – ha sottolineato il sottosegretario – il tema verrà preso in seria considerazione”.
Già pronto quello di Forza Italia: “Abbiamo proposto un ordine del giorno con cui impegniamo il Governo a riprogrammare la scadenza, dando più tempo per ottemperare ai pagamenti – ha dichiarato il presidente dei senatori forzisti Anna Maria Bernini a proposito della proroga al 9 dicembre -. Spetta ora al Governo fare un ulteriore passo in avanti in una giusta e doverosa direzione”. Intanto c’è già l’ok del Governo all’emendamento presentato da Forza Italia al decreto Fisco-Lavoro relativo alla proroga al 31 gennaio 2022 della restituzione dell’Irap da parte delle imprese che hanno sforato i tetti degli aiuti di Stato, per il quale si attende la conferma formale.
Micol Mulè