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    Allarme Crif – Mister Credit: nel primo semestre aumentate le frodi creditizie dell’8,7%

    Allarme Crif – Mister Credit: nel primo semestre aumentate le frodi creditizie dell’8,7%
    12.200 casi per un danno di 63 milioni di euro. La Lombardia seconda sul podio delle regioni più colpite dal fenomeno.
    Nell’era digitale ladri e frodatori hanno abbandonato passamontagna e attrezzi del mestiere in favore di più sofisticati sistemi di accesso alle identità altrui come lasciapassare per ottenere finanziamenti o acquistare beni tramite i canali online. Un fenomeno in crescita quello documentato dal report semestrale dell’osservatorio di Crif – Mister Credit, secondo il quale le frodi creditizie registrate nel primo semestre del 2021 sono aumentate dell’8,7% rispetto all’anno precedente con ben 12.200 casi identificati.
    In soli sei mesi il danno stimato dall’osservatorio è pari a 63 milioni di euro, in leggero calo sul dato del 2020 di due milioni di euro più alto, dovuto principalmente al fatto che i frodatori 2.0 si accontentano di bottini più modesti rispetto al passato, con un importo medio che è sceso a 5.168 euro contro i 5.792 del 2020.
    A preoccupare è l’età media delle vittime, in calo nell’ultimo semestre, con i giovani della fascia compresa tra i 18 e i 30 anni che risultano la categoria più bersagliata dalle frodi creditizie (24,2%). Un dato che, paradossalmente, evidenziacome i più giovani nonostante abbiano più dimestichezza con i sistemi informatici, siano però i meno attenti alla protezione dei loro dati personali e dei devices.
    Tra le tipologie di finanziamento oggetto di frode, il primo posto spetta al prestito finalizzato agli acquisti che si attesta al 43,1%, dove sono gli elettrodomestici od oggetti di elettronica, informatica o telefonia i prodotti maggiormente richiesti. Seguono le frodi che interessano le carte di credito, pari al 26,7% ed infine quelle legate ai prestiti personali per il 16,6%. Quasi il 52,5% dei casi viene intercettato entro i primi sei mesi, ma accanto a questo datorisultano in crescita del 31,5% i casi venuti alla luce oltre 5 anni dopo essere stati messi a segno, con conseguente aggravarsi del danno.
    In questo scenario la Lombardia guadagna il secondo posto sul podio delle regioni maggiormente colpite dal fenomeno, con il 12,35% dei casi dietro alla Campania che ne registra il 15,35% e davanti alla Sicilia che occupa il terzo posto con l’11,4% dei casi. L’area di Milano e provincia è quella che riscontra il numero più elevato di frodi (oltre 500), seguita da Brescia (165) e Bergamo (152).
    Micol Mulè

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