domenica, Novembre 24, 2024
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    Stretta finale di Draghi sulla Manovra di bilancio

    Stretta finale di Draghi sulla Manovra di bilancio
    Si evolve ancora la situazione relativa alla Manovra di bilancio, con ulteriori revisioni e discussioni rispetto ai temi e alle questioni più importanti sul tavolo.
    La maggioranza, da un lato, prosegue il confronto con il Governo sui correttivi e le rettifiche da apportare alla Manovra, rinunciando al contempo al dibattito politico da affrontare in commissione bilancio al Senato.
    L’Esecutivo, invece, dal canto suo ha indicato i termini secondo i quali dovrà cambiare la legge di bilancio da portare in Senato.
    Tra le principali modifiche in questione c’è l’introduzione della nuova Irpef, il rifinanziamento del bonus tv e decoder e scatta la stretta contro le delocalizzazioni selvagge.
    Il pacchetto di emendamenti depositato a Palazzo Madama lascia pochissimo spazio di intervento alle forze politiche, che dovranno cercare di chiudere un testo definitivo da far approvare in Senato.
    Andando con ordine, per prima cosa da gennaio l’Irpef dovuta a 30 milioni di contribuenti (più 10 milioni di incapienti) avrà quattro aliquote e non più cinque. Rimane invariato che si parta, come oggi, dal 23% per i redditi fino a 15mila euro per salire al 25% per i redditi tra 15mila e 28mila euro, al 35% tra 28mila e 50mila euro e 43% oltre i 50mila euro. Il bonus Renzi/Gualtieri resta di 1.200 euro l’anno per i redditi fino a 15mila euro, in modo da evitare l’effetto incapienza, mentre per i redditi tra 15mila e 28mila euro dovrà fare i conti con le altre detrazioni quali mutui, spese mediche, e bonus edilizi.
    Per quanto riguarda il fondo taglia tasse da 8 miliardi stanziato dalla manovra, poco più di un miliardo è finalizzato alla cancellazione dell’Irap per un totale di circa 900mila partite Iva tra società individuali e liberi professionisti. La prima conseguenza per le parti in causa sarà l’appuntamento di giugno quando salterà il tributo regionale dovuto per il 2022.
    Le addizionali regionali e comunali all’imposta sull’Irpef slittano invece a marzo, rispetto al precedente 31 dicembre 2021, in modo tale che le legislazioni regionali e delle province autonome in materia di Irpef possano essere modificate in base alla legge di bilancio.
    Il taglio dei contributi per i redditi fino a 35mila euro non riguarderà tuttavia le retribuzioni di colf e badanti, in base alla norma inserita nell’emendamento presentato in commissione di Bilancio.
    Il medesimo emendamento darà la possibilità di rateizzare gli importi delle bollette di luce e gas nei primi quattro mesi del 2022 e per un periodo di massimo 10 mesi, senza che siano applicati interessi. Inoltre verranno stanziati 1,8 miliardi di euro in più per compensare gli effetti degli aumenti di prezzi nel settore elettrico nel primo trimestre 2022. Infine, verranno utilizzati circa 912 milioni di euro per potenziare il bonus sociale, ossia lo sconto sulle bollette per le famiglie economicamente svantaggiate o in condizioni di salute precarie.
    Ci sono modifiche anche, come detto, riguardo al bonus tv e decoder, che viene rifinanziato con altri 68 milioni di euro per il 2022. In aggiunta a ciò, gli over 70 in pensione che hanno diritto al bonus e una pensione inferiore ai 20mila euro, potranno ricevere la tv e il decoder direttamente a casa.
    Verranno poi stanziati complessivamente circa 1,5 miliardi di euro per il Giubileo e verrà istituita la società “Giubileo 2025” sotto il controllo del Mef, con la nomina di un commissario straordinario preposto alla preparazione dell’evento.
    50 milioni saranno invece destinati agli interventi di competenza del Commissario straordinario per l’emergenza Covid per il 2022, mentre ulteriori fondi serviranno a far fronte ai danni relativi al patrimonio pubblico e privato e alle attività economiche in seguito ai gravi incendi boschivi dell’estate scorsa in Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna. Altri fondi andranno alla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici, oltre che agli operatori economici del turismo, dello spettacolo e dell’automobile danneggiati dalla pandemia.
    Anche la scuola beneficerà di un finanziamento di circa cento milioni di euro, volto alla proroga degli incarichi temporanei del personale Ata delle scuole legati all’emergenza Covid.
    Infine, sarà trasformata in emendamento la norma per la quale la Giustizia punta a stabilizzare gli oltre 4.800 magistrati onorari in servizio, per rispondere alle sollecitazioni della Commissione europea che ha avviato nei confronti dell’Italia la procedura di infrazione.
    Moltissimi cambiamenti e novità in arrivo, dunque, rispetto ai quali non si può far altro che attendere l’approvazione in Senato.
    Pietro Broccanello

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