Buongiorno dottor De Angelis, ci parli un po’ di lei: la sua formazione, la sua carriera.
Mi sono laureato in Giurisprudenza a metà degli anni ’90. Ho cominciato la mia carriera lavorativa con alcune esperienze nel settore della logistica. Ho lavorato per tre anni occupandomi della distribuzione Logistica della Guinness sul territorio italiano, la famosa azienda di birre.
Nel 1998 ho iniziato la mia attività nell’automotive, dapprima solo con le vendite, successivamente con attività di noleggio. Ho lavorato in partnership con Savarent (gruppo Fiat), poi Leasys (FCA) che fa noleggio a lungo termine di veicoli aziendali. Ad oggi sono un loro commerciale esterno-indipendente, un broker-consulente commerciale.
Ci descriva un po’ il suo target di riferimento
Il mio target di riferimento sono le aziende. Faccio noleggi a lungo termine di veicoli aziendali. Per mia scelta personale non mi rivolgo ai privati, liberi professionisti. Solo aziende, che richiedono in genere almeno due veicoli.
Qual è la differenza tra un leasing e un noleggio?
La differenza oggi è molto sottile. Con il leasing gli utenti comprano un bene e insieme a questo vengono proposti alcuni servizi come l’auto sostitutiva e il cambio delle ruote, tipici di un servizio di noleggio. Quindi da questo punto di vista la differenza è molto sottile.
Sotto il profilo legale invece la differenza è netta. Con il leasing si sviluppa un contratto simile alla locazione. Solo le banche possono fare i contratti di leasing: comprano il bene e lo mettono a disposizione dei locatori.
Nel noleggio è predominante la prestazione di servizi: assicurazioni, cambio gomme e l’auto sostitutiva.
Ma l’elemento che li differenzia in modo sostanziale è la disponibilità della capacità finanziaria. Esempio: Se io ho una capacità finanziaria di €10.000 e prendo a leasing un’auto con 9.500€, mi rimangono solo 500€ da investire in altri beni. Con il noleggio invece no. Se la prendessi a noleggio conserverei la mia capacità finanziaria e potrei investire le risorse economiche in altri beni aziendali.
Recentemente stiamo vivendo il dramma Coronavirus: molte aziende vanno in crisi, la gente evita di prendere i mezzi pubblici. Crede che questo possa influenzare il suo settore e in che modo?
Come operatore non sono direttamente coinvolto dalla riduzione della domanda del settore turismo. Io mi occupo di contratti a lungo termine, per cui se arriva il turista a Milano e preferisce avere un’auto a noleggio, anzichè affidarsi ai mezzi pubblici, va benissimo, ma il lungo termine è tutt’altra cosa. Se anche il lungo termine verrà coinvolto? Ahimè credo di sì. Nel senso che alcune aziende potrebbero non rinnovare i contratti di noleggio, ma richiedere delle proroghe, per monitorare l’evolversi della situazione.
Un’ultima domanda prima di salutarci. Cosa ne pensa dell’elettrico e dell’ibrido? Ritiene che queste tecnologie possano rappresentare il futuro per l’industria automobilistica?
Sono molto appassionato al tema. Certamente non ho la sfera di cristallo, ma personalmente credo che il futuro prossimo sarà dominato dagli ibridi. Il motivo? Dobbiamo ridurre progressivamente il livello di Co2 e ove una casa automobilistica mettesse sul mercato un veicolo che emette Co2 in misura superiore ai limiti consentiti (95g x km) incorrerebbe in delle multe salatissime. Ecco perchè molte case automobilistiche stanno facendo a gara per l’immatricolazione degli ibridi.
Secondo me l’elettrico avrà uno sviluppo spazio-settoriale, si espanderà principalmente nelle aree urbane. Vedo invece nell’ibrido grandi prospettive, ideale sia per le aree urbane che extra-urbane. Ibrido che si declina in diverse tecnologie: l’ibrido leggero (mild hybrid) che non richiede una ricarica, l’ibrido pieno (full hybrid) che non solo non necessita della ricarica ma permette di circolare per qualche chilometro solo in elettrico.
Ma la tecnologia che troverà lo sviluppo più accentuato nel prossimo futuro sarà, ed è già, l’Ibrido Plug-In (il Cosiddetto Ibrido alla Spina) in quanto possiamo ricaricare la batteria ed avere un’autonomia di circa 40-50 minuti in modalità elettrica.
Infine cominciano ad essere proposti dalle case automobilistiche alcuni modelli che combinano il diesel con l’ibrido, come la Mercedes classe C e la classe S.
Questa è una tecnologia ideale perchè mantiene livelli di CO2 bassi, consuma poco e fa risparmiare.
Andrea Curcio