DIEMME FOOD, la piccola azienda che fa grande innovazione
13 anni, 13 collaboratori e un vino da 13 gradi. Su questo numero magico si è fondata la prima esperienza di team building di DIEMME FOOD, azienda milanese che si occupa dello sviluppo di aromi naturali, estratti vegetali e ingredienti funzionali per il segmento food&beverage. Un’attività semplice e divertente (stiamo parlando del noto format #DrinknDraw di Corefab società benefit: ecco perché abbiamo aggiunto un vino da 13 gradi) in un momento, sotto Natale, nel quale siamo tutti ben disposti e ad avere un occhio di riguardo per il prossimo. E chi meglio dei propri colleghi rappresenta “il prossimo” di cui avere cura per generare buona collaborazione? Ecco, possiamo sinceramente dire che in DIEMME FOOD la cura dei collaboratori si respira appieno, non solo per la natura famigliare, ma anche per la selezione del personale quale principale “ingrediente” di un’azienda. E siccome di ingredienti loro ne sanno più di noi, facciamo oggi qualche domanda a Dario Mimini per approfondire la conoscenza di un’azienda che, tra le altre cose, pone grande attenzione alla sostenibilità.
Dario, partiamo proprio dagli ingredienti. Svelaci un segreto (ammesso che ce ne sia uno condivisibile): come si scelgono gli ingredienti giusti per costituire un’azienda e farla funzionare?
Quando parti hai solo in mente come trasformare un’idea, in un progetto. E’ come per un pittore davanti ad una tela bianca. Poi tutto prende forma e comprendi che hai bisogno di risorse e quelle più importanti sono le persone con cui condividere il progetto. Le competenze sono importanti ma le attitudini, le affinità e la voglia di condividere tempo fatica obiettivi fanno sicuramente la differenza nel percorso di crescita.
La natura famigliare di DIEMME FOOD ricalca il modello italiano. E’ forza dell’azienda e sinonimo di accoglienza per molti. E tuttavia le nuove generazioni devono avere spazio di imporre le proprie scelte per il rinnovamento e l’adeguamento dei modelli di lavoro. Come ciò accade in DIEMME FOOD?
Il modello italiano che fin dal dopoguerra ha guidato la crescita economica del nostro paese, con le nuove tecnologie e la globalizzazione forse oggi rischia di non essere più competitivo. E’ necessario ripensare al modello di business dove però anche le aziende a natura familiare grazie alle nuove generazioni, più flessibili e veloci nel rispondere ai cambiamenti repentini di mercato potranno ancora dire la loro. In Diemme Food stiamo attivando diversi nuovi progetti e grazie alla nuova generazione che avanza fresca, competente e ambiziosa, stiamo guardando al mercato e ai consumatori in un modo innovativo e sicuramente differente da quanto si faceva fino a pochi mesi fa. Il rinnovamento passa anche attraverso nuove persone e nuove idee. E’ compito della nostra generazione assecondare e soprattutto supportare tali nuovi progetti che spesso, con grande piacere, ci fanno uscire dalla nostra comfort zone.
L’altra sera, presso la location Corefood, abbiamo visto 13 persone entusiaste che si divertivano mettendo in gioco le proprie capacità. O comunque dimenticando il proprio ruolo aziendale per raccontare DIEMME FOOD e prevederne, in qualche modo, il futuro. Cosa ti ha sorpreso?
Non ho avuto sorprese ma piacevoli conferme. Sono sempre stato convinto che prima di essere imprenditori, dipendenti o collaboratori siamo tutti “persone” con pregi, difetti, capacità e…sogni. Ognuno ha il proprio compito ma anche se differente è parte di un unico processo. E’ quindi importante che la squadra comprenda l’obiettivo finale e che il proprio ruolo diventi fondamentale per il raggiungimento del risultato. Una squadra di calcio può vincere una partita per il talento di un attaccante, ma i campionati si vincono solo con l’impegno di tutto il team.
Parliamo di innovazione e sostenibilità: dove si colloca DIEMME FOOD e perché il tema della sostenibilità è centrale nella vostra azienda?
La mia esperienza sui mercati internazionali è iniziata a metà anni ’80. Ho visto moltissimi cambiamenti, economici, sociali, ma mai come ora il cambiamento in atto è forte, globale e soprattutto necessario. Mi riferisco al problema del cambiamento climatico che riguarda tutti noi e che non può essere risolto solo con l’impegno dei governi, peraltro spesso tardivo. Siamo tutti responsabili e parte di questo problema, e per tale ragione potremmo esserne anche la soluzione. Cosa c’entra però il “cibo”? E’ ormai risaputo che le risorse del pianeta non sono infinite. L’acqua nei prossimi decenni sarà un bene di lusso, l’inquinamento atmosferico farà aumentare le temperature medie del pianeta e soprattutto in pochi anni la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi di persone.
La parola d’ordine è quindi sostenibilità. Il futuro del genere umano è legato all’ambiente e alla sua salvaguardia.
Vi faccio un esempio: per produrre un hamburger da 150 grammi ci vogliono circa 2400 litri di acqua, 7 volte in più dell’acqua necessaria alle coltivazioni di legumi. L’agricoltura animale produce più gas serra di tutte le forme di trasporto del mondo insieme e l’80% del terreno agricolo mondiale viene utilizzato per allevare e nutrire il bestiame in allevamenti intensivi.
Riducendo il consumo di carne potremmo ridurre l’impatto sull’ambiente di circa il 20 %.
Dobbiamo quindi convincerci che si può iniziare dalle abitudini alimentari ed essere consapevoli che le nostre scelte alimentari hanno conseguenze su di noi e sull’intero pianeta. E’ il potere delle semplici scelte nel quotidiano che unite a quelle degli altri possono fare la differenza.
Stando ad una recentissima ricerca scientifica, il primo gennaio inizia sempre l’anno nuovo (si fa per ridere, ovviamente): quali sfide attendono DIEMME FOOD nel 2022?
L’anno nuovo vedrà per Diemme Food l’implementazione di alcuni progetti molto importanti e a noi molto cari. Il principale è legato al lancio sui mercati italiano ed internazionale della nuova linea di prodotti sostenibili “Plant Based” a marchio AltroFood. Si tratta di un’offerta completa di semilavorati granulari destinati al mondo della ristorazione professionale per la preparazione di alimenti alternativi alla carne come burger, polpette, nuggets, ma anche sughi e salse completamente vegetali.
Il secondo progetto è l’adattamento di tale linea al consumo domestico e la vendita on-line per il mercato italiano.
Con una visione rivolta al futuro abbiamo inoltre deciso di investire in una nuova sede che ospiterà il potenziamento della parte operativa di Diemme Food e tutte le sue nuove iniziative con l’inaugurazione prevista in primavera.
Marco Menoncello
www.corefab.it