Sul profilo europeo, internazionale e mondiale si stanno studiando delle misure economiche per limitare da parte delle Banche Centrali quanto più possibile la crisi. Serve un doppio shock sul lato della domanda – consumatori e aziende rallentano gli acquisti- e sul lato dell’offerta – le imprese non riescono a produrre a sufficienza per carenza di forniture e di lavoro.
Olivier Blanchard, ex capo economista del Fondo monetario internazionale, spiega che le compagnie finanziarie devono aiutare le imprese che hanno difficoltà di cassa dopo il calo dei ricavi, in modo da pagare fornitori, dipendenti e creditori.
Qualche autorità monetaria ha già preso iniziative importanti o promette che le prenderà. Sono tre i principali obiettivi: sostegno della domanda, iniezione di liquidità sui mercati finanziari, sostegno indiretto alle aziende produttive in difficoltà.
Cina
La Banca del popolo cinese è stata la prima a intervenire facendo ricorso alle operazioni di mercato aperto per sostenere la liquidità sulle piazze finanziarie Ha poi varato una trentina di strumenti normativi per il sostegno alle piccole e medie imprese.
Ha inoltre concesso finanziamenti speciali per 300 miliardi di yuan alle grandi banche del Paese e ad alcune aziende di credito locali dell’Hubei a cui è stato imposto, da parte del governo di Pechino, a dare prestiti in tempi rapidissimi a imprese di alcuni settori chiave. Infine “saltando” il sistema finanziario, la Banca del popolo ha inoltre concesso direttamente finanziamenti alle aziende che producono beni di prima necessità o sono attive nel comparto della sanità.
Hong Kong
Ad Hong Kong va sicuramente riconosciuto il merito di essere stato il più innovativo dei Paesi alle prese con l’epidemia. Ogni residente «permanente» con più di 18 anni riceverà l’equivalente di 1.150 euro in contanti, 10mila dollari di Hong Kong, con uno sforzo finanziario complessivo di 120 miliardi di dollari.
Inoltre sono state ridotte le tasse sui redditi e sulle proprietà immobiliari, le tariffe e gli affitti sulle proprietà pubbliche e ha aumentato i sussidi alle famiglie più povere.
Secondo il metodo di calcolo del FMI Hong Kong ha un debito pubblico pari a zero ed ha dunque ampio spazio per intervenire a sostegno della sua economia.
USA
La Federal reserve ha ridotto a sorpresa di cinquanta punti base i tassi sui Fed Funds il tre marzo, in anticipo rispetto alla riunione del comitato di politica monetaria, il Fomc, previsto per il 18 marzo.
Il presidente Jeremy Powell aveva già ammesso il 28 Febbraio che l’epidemia pone rischi all’attività economica negli Usa: «Useremo tutti gli strumenti e agiremo nel modo appropriato per sostenere l’economia»
UE
La Banca centrale europea ha emesso un comunicato per tranquillizzare i mercati. La presidente Christian Lagarde ha assicurato Lunedì 2 Marzo che verranno prese misure appropriate e mirate.
La Bce, in ogni caso, sembra aver abbandonato il cauto ottimismo espresso dal suo capoeconomista Philip Lane solo il 27 febbraio. «Dal punto di vista delle implicazioni macrofinanziarie – aveva detto il banchiere centrale al Centre for European Reform – quanto più rapidamente il virus sarà contenuto, tanto più piccolo sarà l’impatto sull’economia globale e più veloce sarà la ripresa».
Andrea Curcio