Quirinale. La candidata donna scompare dal radar politico e appare lo spettro Covid.

Quirinale. La candidata donna scompare dal radar politico e appare lo spettro Covid.

Il tema una candidata donna al Quirinale, che è fonte di una seria riflessione e preoccupazione perché non riesce ad emergere una candidata seria ed autorevole che ci rappresenti, scompare dal radar politico e la questione si avvita sulla diffusione del Covid tra i grandi elettori.

Stando agli ultimi dati circa il 20% allo stato attuale non potrebbe venire a Roma a votare, né caricato febbricitante su aerei di Stato, come suggerisce ironicamente il prof. Cassesesu Rai News 24, né con il seggio a casa (mai avvenuto) né con il voto elettronico (mai avvenuto pure questo). Eppure il tempo per preparare l’evento ci sarebbe stato abbondantemente; sei mesi fa eravamo in pandemia come ora e una strategia di possibile peggioramento della situazione è di quelle ipotesi di scuola che affronta chi vuole essere leader nel Paese. Ed è solo una questione di allestimento di seggio elettorale. Ma tant’è in questo Paese la vince facile la burocrazia dei mediocri che non hanno da guadagnare dall’iniziativa di menti più alte ma dal quieto vivere che prende il nome di prassi consolidata e più prosaicamente abbiamo sempre fatto così che rassicura e non impegna troppo la mente. Così a meno di 20 giorni dalla possibile prima votazione, l’ipotesi più accreditata è quella di spalmare i grandi elettori in 10 sedi a Roma della Camera e del Senato. Ed è una soluzione che regge se si arriva a una/due votazioni, perché se le cose vanno per le lunghe allora diventa complicato ospitare tutte queste persone in città tra parenti, amici e hotel regole Covid permettendo, senza contare che qualcuno potrebbe pure peggiorare nello stato di salute e rinunciare definitivamente ad esercitare il voto. Il quorum si abbassa ai presenti, che li si potrebbe chiamare i guariti, i vaccinati e i tamponati grandi elettori che in pochi, causa di forza maggiore, eleggono la massima carica di rappresentanza del Paese.

Ma io ho fede nel credere che sia Gesù Bambino a cui mi sono rivolta per una candidata donna (finalmente! una madre per il Paese) che i Re Magi a cui si è rivolto il Forum delle donnelaiche e cristiane dalle pagine del Corriere della Sera, stiano svolgendo la ricerca tra noi. E la troveranno la donna in grado di rappresentarci tutte e tutti ma a quel punto la politica italiana avrà già scelto. E temo che aspetteremo il prossimo turno.

Roma 12 gennaio 2022

Elisabetta Caponi

Giustizia e civiltà solidale