L’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale premia un giovane cinisellese
Stefano Seccia si aggiudica una delle cinque borse di studio alla memoria di “Renato Ugo” destinate ai giovani laureandi che si sono distinti nella ricerca applicata all’industria. Al centro del suo progetto un biopolimero in grado di rendere le superficie totalmente idrofobiche.
È il giovane cinisellese Stefano Seccia uno dei vincitori delle cinque borse di studio “Renato Ugo”, promosse nel 2021 dall’Associazione italiana per la Ricerca Industriale, in collaborazione con Fondazione Bracco, Farmindustria e Fondazione Silvio Tronchetti Provera, destinate ai giovani laureandi che si sono distinti per il carattere applicativo e industriale del loro lavoro di ricerca.
Dedicate alla memoria di Renato Ugo, chimico di fama mondiale, le borse di studio nascono dalla volontà di favorire lo scambio e la contaminazione di competenze tra il mondo universitario e quello industriale, al fine di delineare percorsi formativi in grado di rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro in continua evoluzione. Il concorso, rivolto agli studenti iscritti all’anno accademico 2020/21 dell’ultimo anno dei corsi di laurea magistrale delle Università italiane in materie scientifiche, ha preso in esame le tesi di laurea sperimentali – o progetti di tesi di laurea – indirizzate alla ricerca industriale nelle aree disciplinari di Chimica e Chimica industriale, Scienze dei materiali, Biotecnologie industriali, Chimica e tecnologia farmaceutica e Chimica fine e delle specialità.
Stefano Seccia si è laureato in Scienze dei materiali presso l’Università Bicocca con una tesi magistrale sperimentale attenta all’ambiente, che lo ha portato a sviluppare un biopolimero che rende le superficie totalmente idrofobiche, in grado di proteggere dalla ruggine le navi, evitare il congelamento delle parti meccaniche degli aerei o delle pale eoliche. L’innovativa sostanza, sviluppata attraverso un gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Carlo Antonini di Università Milano-Bicocca, deriva dagli scarti degli allevamenti ittici, in particolare dalla chitina, ed è totalmente biodegradabile, quindi non dannosa per l’ambiente rispetto ai tradizionali materiali chimici sintetici.
Nei giorni scorsi il giovane Stefano ha portato con orgoglio la targa con la quale gli è stata assegnata la borsa di studio “Renato Ugo” 2021, del valore di 5mila euro – ricevuta direttamente dalle mani del Ministro dell’Università e della Ricerca, Cristina Messa – al sindaco Giacomo Ghilardi e all’Assessore all’Urbanistica e Semplificazione Enrico Zonca, che lo hanno voluto incontrare per complimentarsi con lui. “Il dottor Stefano Seccia rappresenta un’eccellenza di Cinisello Balsamo, un esempio virtuoso che dimostra come la passione e l’impegno negli studi portino a dei traguardi importanti nella vita – hanno commentato -. La speranza è che altri giovani della città seguano il suo esempio, nel solco della costruzione di una comunità che veda nelle nuove generazioni un futuro positivo, con l’augurio che Stefano, dopo il dottorato all’estero, rientri in Italia per contribuire a rendere migliore il nostro Paese”.
Per lui si spalancano le porte su un promettente futuro che presto lo porterà in Gran Bretagna dove svolgerà un dottorato di ricerca sul trattamento delle acque per l’eliminazione dei metalli pesanti, dove ancora una volta la sostenibilità ambientale sarà al centro dei suoi studi. Anche l’Università Bocconi si è accorta di lui e lo ha selezionato per un progetto, realizzato insieme ad una sua collega di università, per lo sviluppo di packaging biodegradabile che potrebbe presto diventare una start up e quindi un’attività imprenditoriale.
Micol Mulè