Ucraina: cala la tensione e le Borse respirano
La guerra geopolitica Russia – Ucraina segna un passo positivo che allenta la tensione ai confini tra i due Paesi. Le iniziative diplomatiche in corso, in particolare l’incontro tra il cancelliere tedesco Scholz e il presidente russo Putin, e l’inizio del ritiro delle truppe russe dal confine ucraino sono un messaggio di speranza nella intricata crisi a Est dell’Europa.
Immediate le reazioni delle Borse che recuperano punti e segnano un deciso calo dello spread. In calo anche le quotazioni di petrolio e gas; anche dollaro e oro hanno indice negativo.
Gli investitori leggono l’attualità politica con fiducia verso una de-escalation della crisi ucraina, consentendo al mercato una performance che permette di recuperare punti rispetto ai giorni scorsi.
L’indice FTSE MIB recupera terreno con un +1,62%, Parigi recupera l’1,33%, Francoforte l’1,67% con in scia le altre borse europee. Anche Wall Street apre in rialzo rispetto agli scorsi giorni.
Le fonti ufficiali russe derubricano il ritiro delle truppe dai confini ucraini come un atto conseguente alla fine delle esercitazioni militari, ma intanto i mercati recepiscono positivamente l’allontanamento di una crisi bellica.
Rimane comunque una situazione difficile che, se sul piano delle ostilità militari apre a un cauto ottimismo, sul piano dell’approvvigionamento energetico mantiene tutte le caratteristiche di incertezza sul futuro.
Le quotazioni di gas e petrolio sono particolarmente volatili e questo pesa molto sia sui mercati, sia sull’economia reale. Il calo del costo al barile del petrolio è salutato con favore, ma nessuno scommette ancora su una positiva inversione di tendenza rispetto alle settimane appena passate.
Anche alcune materie prime, come il ferro, sono in fase di calo prezzi, ma basta un incidente diplomatico a far ripartire l’escalation che per quanto riguarda i costi energetici è giunto a valori critici e ad oggi non apre a speranze di rapido ritorno a valori normali.
Nel frattempo, imprese e famiglie sono alle prese con rincari delle bollette non sostenibili per lungo tempo.
Pietro Broccanello